Giovedì, un alto funzionario della Banca d'Italia ha sollecitato standard uniformi per proteggere gli utenti, in vista della diffusione delle stablecoin sui mercati finanziari tradizionali globali. L'Australia ha inoltre concesso agevolazioni normative agli intermediari di stablecoin, esentandoli dal possesso di licenze separate per i servizi finanziari quando distribuiscono questi asset.
Standard uniformi nella regolamentazione delle stablecoin
Nel corso di un intervento tenutosi a una conferenza internazionale delle banche centrali sui pagamenti, la vice governatrice Chiara Scotti ha sottolineato l'importanza della chiarezza nelle normative, in particolare per quanto riguarda le stablecoin emesse da entità in diverse giurisdizioni.
Ha esortato la Commissione europea a fornire indicazioni sulla possibilità che le stablecoin emesse da società dell'Unione europea (UE) autorizzate possano essere considerate intercambiabili con quelle di controparti extra-UE nell'ambito di un modello multi-emissione.
Le osservazioni di Scotti giungono nel contesto delle discussioni in corso sul quadro normativo per le stablecoin nell'Unione Europea. Ha osservato che, sebbene l'UE abbia stabilito una regolamentazione attraverso il Regolamento sui Mercati delle Criptovalute (MiCAR), permangono preoccupazioni riguardo ai rischi per la stabilità finanziaria posti dall'emissione transfrontaliera.
Ritiene che questo modello potrebbe portare a complicazioni, soprattutto se gli emittenti extra-UE dovessero affrontare richieste di rimborso da parte dei detentori dell'UE, creando potenzialmente una discrepanza tra obbligazioni e riserve.
Il vicegovernatore ha sottolineato che, sebbene un modello multi-emissione possa migliorare la liquidità e la scalabilità a livello globale, introduce anche notevoli sfide legali e operative.
A suo avviso, è fondamentale limitare l'emissione di stablecoin alle giurisdizioni che rispettano standard normativi equivalenti in materia di tutela dei consumatori, trasparenza e gestione delle crisi.
Nuova agevolazione di classe da parte dell'ASIC
In un contesto correlato, l'Australia ha adottato misure per promuovere la crescita del settore degli asset digitali. L'Australian Securities and Investments Commission (ASIC) ha recentemente annunciato un'esenzione collettiva per gli intermediari coinvolti nella distribuzione secondaria di stablecoin emesse da fornitori di servizi finanziari australiani autorizzati.
Secondo la dichiarazione dell'ente regolatore rilasciata giovedì, questa agevolazione normativa esenta questi intermediari dall'obbligo di ottenere licenze separate per la distribuzione di stablecoin idonee, semplificando il processo e garantendo al contempo che le tutele dei consumatori rimangano in vigore.
L'iniziativa dell'ASIC mira a facilitare l'innovazione nei mercati degli asset digitali. Tuttavia, gli intermediari che beneficiano di questa esenzione sono tenuti a fornire ai clienti dichiarazioni informative sui prodotti per le stablecoin che distribuiscono, rafforzando l'importanza della trasparenza. La dichiarazione recita inoltre:
L'ASIC si impegna a sostenere l'innovazione responsabile nel settore degli asset digitali in rapida evoluzione, garantendo al contempo importanti tutele per i consumatori attraverso l'emissione di stablecoin idonee con licenza AFS. L'agevolazione entrerà in vigore una volta registrata presso la Federal Registration of Legislation.
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