La Banca d'Inghilterra ha segnalato un approccio più pragmatico alla regolamentazione delle stablecoin, mentre il vicegovernatore Sarah Breeden ha delineato la visione di un sistema di pagamenti "multi-moneta" in cui i token digitali, i depositi delle banche commerciali e la moneta della banca centrale coesistono, a condizione che rimangano interoperabili e sostenuti dalla fiducia.
Il vice governatore ha affermato: "Le stablecoin, per lungo tempo riservate ai mercati delle criptovalute, stanno iniziando a diventare mainstream… La loro adozione sicura potrebbe sbloccare un regolamento più rapido ed economico per le transazioni transfrontaliere, oltre a supportare il trading di titoli tokenizzati".
La Banca d'Inghilterra è aperta alla ricalibrazione normativa
Breeden ha confermato che la Banca, insieme alla Financial Conduct Authority ( FCA ), sta riesaminando le sue proposte del 2023 per un regime normativo sulle stablecoin sistemiche. In base ai piani rivisti, gli emittenti potranno detenere una parte dei loro asset di garanzia in titoli di Stato britannici a breve termine e altre attività liquide di alta qualità.
Il cambiamento di posizione della BoE potrebbe essere attribuito al crescente successo e all'adozione delle stablecoin da parte degli operatori istituzionali, nonché al favorevole panorama normativo sulle stablecoin e sulle criptovalute in generale da parte del governo statunitense guidato da Trump e di altre giurisdizioni.
Paul Grewal, responsabile legale di Coinbase, ha osservato su X che le osservazioni di Breeden dimostrano che la competizione globale stimola il pensiero creativo.
La ricalibrazione riflette lo sforzo della banca centrale britannica di bilanciare l'innovazione con la stabilità finanziaria.
La BoE sperimenterà la moneta digitale
Parallelamente alle modifiche normative, la Banca d'Inghilterra sta anche conducendo esperimenti per testare l'infrastruttura per la moneta digitale, uno dei quali è il Digital Securities Sandbox.
Il Sandbox, lanciato in collaborazione con la FCA, fornisce un ambiente live regolamentato in cui è possibile emettere e negoziare titoli tokenizzati. Stablecoin e depositi tokenizzati possono essere utilizzati come "gamba in contanti" per il regolamento, consentendo alle autorità di analizzare i rischi e al contempo di svolgere attività significative.
Ad agosto ha inaugurato il Digital Pound Lab, che offre ai partecipanti del settore un luogo in cui sperimentare diversi casi d'uso per una potenziale valuta digitale di banca centrale (CBDC) destinata al mercato retail. Un progetto per una "sterlina digitale" è previsto per il 2026, esplorando elementi di design chiave come l'usabilità offline.
Nei mercati all'ingrosso, la Banca sta inoltre collaborando con il BIS Innovation Hub su una sfida di contabilità distribuita, testando se il denaro all'ingrosso della banca centrale possa essere transato su registri programmabili esterni.
Breeden vede un ecosistema multi-moneta interoperabile
La visione di Breeden è un ecosistema "multi-moneta" in cui coesistono depositi bancari, stablecoin e moneta digitale della banca centrale. Secondo il vicegovernatore, la chiave per realizzare questa visione è l'interoperabilità, che implica la collaborazione tra aspetti tecnici e normativi.
Senza armonizzazione, il rischio è un sistema frammentato di "giardini recintati", in cui gli utenti si trovano ad affrontare commissioni elevate e molteplici portafogli elettronici. Con l'interoperabilità, famiglie e imprese potrebbero passare senza problemi da una forma di moneta all'altra, preservando l'"unicità" della sterlina.
Entro la fine dell'anno la Banca avvierà una consultazione sulle sue proposte riviste in materia di stablecoin, coinvolgendo il settore su come regolamentare al meglio i token digitali senza soffocare l'innovazione.
Breeden ha aggiunto che il ruolo della banca centrale non è quello di "scegliere i vincitori", ma di garantire che la fiducia nella moneta, sia essa fisica, digitale o tokenizzata, non venga mai compromessa. "L'interoperabilità è alla base dell'unicità della moneta", ha affermato. "E la fiducia nella moneta è la nostra preoccupazione principale".
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