Il CEO di Kraken ha deciso di chiudere la sede dell'azienda a San Francisco dopo aver accusato la città di non essere in grado di garantire la sicurezza pubblica.
San Francisco non è sicura
Jesse Powell, CEO di Kraken, ha rilasciato una dichiarazione secondo cui la società ha chiuso l'ufficio del quartier generale situato a San Francisco "dopo che numerosi dipendenti sono stati attaccati, molestati e derubati mentre andavano e tornavano dall'ufficio".
La dichiarazione è apparsa per la prima volta su Internet tramite un tweet di Richie Greenberg, un commentatore politico con sede a San Francisco. Da allora, ha attirato numerose risposte nella comunità di Twitter in merito al problema della sicurezza nella città in cui hanno sede molte società di criptovalute.
Secondo le parole scritte da Powell, i problemi di sicurezza pubblica, criminalità, senzatetto e abuso di droghe di San Francisco sono totalmente "sottostimati" perché "è così comune". La questione principale, secondo Powell, riguarda il procuratore distrettuale Chesa Boudin, che non ha fatto abbastanza per criminalizzare e punire i trasgressori della legge.
"San Francisco non è al sicuro e non lo sarà fino a quando non avremo un procuratore distrettuale che mette i diritti dei cittadini rispettosi della legge al di sopra di quelli dei criminali di strada che protegge così ingloriosamente".
La decisione di Kraken è arrivata dopo che Coinbase ha annunciato la chiusura della sua sede a San Francisco entro il 2022. L'anno scorso, la società ha attribuito la decisione al suo impegno per un luogo di lavoro decentralizzato, il che significa che nessuna sede è stata assegnata a una posizione specifica. Questa pratica è adottata anche dal principale concorrente di Coinbase, Binance, che ha operato come società globale remota sin dal suo lancio.