JPMorgan, la più grande banca americana per totale attivo, è pronta a consentire ai suoi clienti di trading e gestione patrimoniale di utilizzare determinati asset legati alle criptovalute, tra cui gli exchange-traded fund (ETF) spot Bitcoin, come garanzia per i prestiti nelle prossime settimane, man mano che l'ambiente normativo degli Stati Uniti si apre agli asset digitali.
Secondo un rapporto del 4 giugno di Bloomberg , che cita fonti anonime a conoscenza della questione, il colosso bancario inizierà consentendo finanziamenti garantiti da azioni dell'iShares Bitcoin Trust di BlackRock, attualmente il più grande ETF spot Bitcoin degli Stati Uniti con oltre 70 miliardi di dollari di asset in gestione.
Secondo quanto riferito, JPMorgan prenderà in considerazione le criptovalute possedute dai clienti quando valuterà il loro patrimonio netto totale e la loro liquidità, trattando le criptovalute come immobili e veicoli quando determinerà la capacità di un cliente di rimborsare un prestito.
Il rapporto di amore-odio tra JPMorgan e Bitcoin
Nonostante l'offerta ampliata per i clienti del trading e della gestione patrimoniale, Dimon è da tempo scettico nei confronti di Bitcoin. Il banchiere miliardario in passato ha definito Bitcoin una "pietra da compagnia" e ha affermato che il "vero caso d'uso" delle criptovalute fosse per trafficanti di sesso e riciclatori di denaro. Sebbene abbia recentemente confermato che la banca che dirige avrebbe presto iniziato a consentire ai clienti di acquistare Bitcoin, il banchiere notoriamente scettico nei confronti delle criptovalute non ha cambiato idea.
Tuttavia, l'ultima svolta della banca sottolinea la crescente pressione istituzionale per accogliere le criptovalute, man mano che si rafforza la presenza di questa classe di attività nella finanza tradizionale.
Questo avviene mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta allentando le restrizioni su banche e aziende incentrate sulle criptovalute. Nell'aprile 2025, la Federal Reserve ha revocato le linee guida che servivano a dissuadere le banche dall'investire in attività legate a criptovalute e stablecoin.
A maggio, l'Office of the Comptroller statunitense ha dichiarato che le banche potevano ora acquistare e vendere le criptovalute in loro custodia secondo le indicazioni dei clienti. Più tardi, nello stesso mese, il Wall Street Journal ha riportato che diverse banche statunitensi, tra cui JPMorgan, Bank of America e Citigroup, stavano avviando trattative preliminari per l'emissione di una stablecoin crypto congiunta.
Detto questo, la JPMorgan di Dimon potrebbe investire più a fondo nel settore delle criptovalute con più offerte, alla luce dei cambiamenti normativi.