Il presidente venezuelano chiede la de-dollarizzazione globale durante il vertice dei BRICS

Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha sollecitato la de-dollarizzazione dell’economia globale, citando le difficoltà che l’attuale sistema dominato dal dollaro impone ai paesi emergenti colpiti dalle sanzioni statunitensi. L'appello è stato lanciato durante la partecipazione del Venezuela al recente vertice BRICS tenutosi a Johannesburg, in Sud Africa.

Una spinta verso l’indipendenza finanziaria

Il messaggio di Maduro ai leader dei BRICS – tra cui Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa – ha sottolineato la necessità di sistemi di regolamento alternativi che utilizzino le valute nazionali. Ha sostenuto che “l’uso e l’abuso indiscriminato del dollaro americano” funge da strumento per la guerra economica contro varie nazioni. Il leader venezuelano ha proposto la creazione di una nuova architettura finanziaria che consentirebbe di effettuare transazioni tramite mezzi sia fisici che digitali in più valute nazionali. Ha anche menzionato un paniere di valute come uno degli strumenti per raggiungere questo obiettivo.

La lotta del Venezuela e l’impatto globale

Il Venezuela ha dovuto affrontare sanzioni economiche che hanno causato danni significativi alla sua compagnia petrolifera statale, PDVSA, e hanno anche impedito ai cittadini statunitensi di finanziare o acquisire la criptovaluta venezuelana, nota come Petro. Maduro ritiene che tali sanzioni siano ingiuste e abbiano avuto un impatto negativo su circa il 28% della popolazione mondiale in 30 nazioni diverse. Ritiene che le sanzioni abbiano danneggiato sia i diritti umani che lo sviluppo economico. Nel tentativo di contrastare questo fenomeno, Maduro ha suggerito che l’esperienza del Venezuela nell’affrontare gli effetti delle sanzioni potrebbe essere utile al blocco BRICS. Spera di lavorare per smantellare l’attuale sistema di dominio finanziario e commerciale.

Il 1° agosto il Venezuela ha chiesto di aderire al gruppo BRICS. Tuttavia, non è stata selezionata come una delle sei nuove nazioni invitate ad aderire a partire dal prossimo anno. Nonostante ciò, il presidente Maduro ritiene che il Venezuela, con le maggiori risorse petrolifere del mondo, potrebbe dare un contributo significativo a un “modello di integrazione globale”.

Mentre le nazioni sono alle prese con le complessità di un’economia globale dominata dal dollaro, l’appello di Maduro alla de-dollarizzazione aggiunge un altro livello al dibattito in corso sulla sovranità finanziaria e sull’influenza geopolitica. Sebbene la richiesta del Venezuela di aderire ai BRICS non abbia avuto successo, la spinta del Paese verso sistemi finanziari alternativi potrebbe avere risonanza con altre nazioni che cercano di ridurre la loro dipendenza dal dollaro USA. Questa mossa potrebbe anche allinearsi con le ambizioni dei paesi BRICS di porre fine alla dipendenza dal dollaro, ponendo potenzialmente le basi per cambiamenti significativi nel panorama finanziario globale.

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