Il presidente russo Putin è completamente a favore delle criptovalute, affermando che nessuno può vietare Bitcoin

Il russo Vladimir Putin lo ha reso ufficiale: Bitcoin è qui per restare e nessuno può vietarlo. Intervenendo al Forum sugli investimenti di Mosca il 4 dicembre, Putin ha chiarito che crede che le criptovalute siano il futuro. Sembra che ora il presidente sia diventato favorevole alle criptovalute, anche se, a essere onesti, non è mai stato particolarmente contrario.

Pochi giorni prima, Putin aveva firmato una legge rivoluzionaria che classifica legalmente le criptovalute come “proprietà legale”.

Tasse sulle criptovalute e mosse strategiche

La legge crea un solido quadro giuridico per tassare le transazioni crittografiche e le attività di mining. La Russia, già un gigante del mining di criptovalute, punta a ricavare fino a 200 miliardi di rubli (2 miliardi di dollari) all’anno solo dal mining.

Il governo russo, con la benedizione di Putin, sta facendo di tutto per sfruttare il suo potenziale cripto non ancora sfruttato. La nuova legge non è altro che strategica. Esentando il mining e le vendite di criptovalute dall'imposta sul valore aggiunto (IVA), la Russia sta dando un po' di respiro ai minatori.

Tuttavia, gli operatori devono comunque denunciare le proprie attività alle autorità locali. Non rispettare questo requisito comporta una multa di 40.000 rubli (380 dollari).

Per coloro che commerciano criptovalute, si applicano le imposte sul reddito. Guadagna fino a 2,4 milioni di rubli (22.300 dollari) e pagherai il 13%. Qualcosa al di sopra di questo? Entra in vigore una forte aliquota del 15%. Nemmeno le società sfuggiranno: dovranno affrontare l'aliquota fiscale standard del 25% a partire dal prossimo anno.

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