Il presidente dell'Argentina, Javier Miley, ha presentato un'audace proposta per implementare un regime fiscale favorevole per le criptovalute, segnando un passo significativo nell'approccio della nazione alle valute digitali.
In un disegno di legge presentato il 27 dicembre, il presidente Miley ha dettagliato un ampio piano per regolamentare le risorse crittografiche, offrendo trasparenza e incentivi sia per i privati che per le aziende. In particolare, queste normative proposte intendono applicarsi a un ampio spettro di asset, descritti come “ criptoasset e altri beni simili, indipendentemente da chi li ha emessi, chi li possiede e dove sono depositati o archiviati”.
La legislazione proposta cerca di legittimare le valute digitali per promuovere un uso responsabile all’interno della nazione. Si sottolinea che le risorse digitali dichiarate prima del 31 marzo saranno soggette a una modesta aliquota fiscale del 5%. Questo tasso è destinato ad aumentare al 10% da aprile a fine giugno 2024 e ulteriormente al 15% da luglio a settembre dello stesso anno. In particolare, questa mossa è stata interpretata come parte di un più ampio programma di riforme economiche e politiche volto a ridurre le spese, aprire le industrie e rafforzare lo sviluppo economico.
Al di là dell’ambito delle normative crittografiche, la proposta globale comprende vari settori economici. La presidente Miley sostiene l'abrogazione delle leggi che regolano l'affitto di case e la fornitura di beni ai negozi. Inoltre, propone di eliminare le restrizioni all'esportazione e di smantellare l'unità di controllo dei prezzi del Ministero dell'Economia. Tuttavia, sebbene questa strategia onnicomprensiva miri a semplificare le normative, deve affrontare le critiche dei rappresentanti dell’opposizione che mettono in dubbio la legalità dell’abrogazione di più regolamenti con un unico decreto.
Detto questo, il controverso sostegno a Bitcoin da parte del presidente è stato evidente. Solo pochi giorni fa, la sua amministrazione ha acconsentito alla conclusione dei contratti ufficiali in Bitcoin. Prima della sua vittoria elettorale a metà del mese scorso, Milei ha articolato con passione la sua prospettiva su Bitcoin, considerandolo un veicolo per ripristinare il controllo finanziario nel settore privato. Il presidente Milei è rinomato per le sue critiche esplicite alla banca centrale del paese, definendola una truffa e denunciandola come “un meccanismo attraverso il quale i politici ingannano il pubblico con una tassa sull’inflazione”.
Detto questo, nonostante abbia espresso favore per le criptovalute, Milei non ha ancora suggerito l’adozione del bitcoin come moneta a corso legale in Argentina, simile all’approccio di El Salvador. Invece, ha sostenuto la dollarizzazione dell’economia argentina come strategia per affrontare il dilagante problema dell’inflazione nella nazione.