La banca centrale russa ha concesso a Sberbank, il più grande prestatore del paese, una licenza per emettere e scambiare risorse digitali. L'ultima mossa apre nuove strade per l'economia della nazione martellata dalle sanzioni occidentali.
L'approvazione
Secondo la dichiarazione ufficiale, le aziende locali potranno emettere le proprie risorse digitali per attirare investimenti di mercato, acquistare risorse digitali tramite il sistema di Sber o effettuare altre transazioni simili con la nuova licenza. Il prestatore ha anche affermato che sfrutterà la tecnologia blockchain per garantire la sicurezza delle transazioni digitali.
Sergey Popov, direttore della divisione Transaction Business, Sberbank, ha commentato:
“Le aziende potranno effettuare la loro prima transazione sulla nostra piattaforma blockchain tra un mese. Stiamo appena iniziando il nostro lavoro con gli asset digitali, rendendoci conto che un ulteriore sviluppo richiede l'adeguamento dell'attuale quadro normativo. Per farlo, siamo pronti a lavorare a stretto contatto con le autorità di regolamentazione e gli organi esecutivi”.
È interessante notare che l'approvazione arriva solo poche settimane dopo che la Banca di Russia ha chiesto un divieto generale sugli asset di criptovaluta di trading e mining. Sanzioni senza precedenti dai paesi occidentali hanno colpito il cuore del sistema finanziario russo. La società statale – Sberbank – era tra le istituzioni finanziarie prese di mira dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea (UE).
Nel 2020, l'amministratore delegato di Sberbank German Gref ha affermato che la banca stava lavorando a stretto contatto con la società di banche di investimento – JP Morgan – per lanciare la propria criptovaluta, chiamata Sbercoin, che deve ancora essere lanciata.
Oligarchi russi catturati dall'ellittica
C'è stato un numero crescente di preoccupazioni tra i paesi occidentali secondo cui gli oligarchi russi sanzionati potrebbero utilizzare le criptovalute nel tentativo di sfuggire alle autorità.
Come riportato in precedenza, la società forense blockchain Elliptic ha fornito alle autorità informazioni su un portafoglio digitale che potrebbe potenzialmente essere collegato a entità russe sanzionate e possedere "detenzioni di asset significativi". Pur ammettendo che le criptovalute possono essere utilizzate per eludere le sanzioni, il co-fondatore di Elliptic Tom Robinson ha anche affermato che è altamente tracciabile e quindi "non il proiettile d'argento".
Poiché la pressione per cercare eventuali prove di elusione delle sanzioni continua, la società di analisi blockchain Chainalysis ha introdotto nuovi strumenti di screening che consentono anche alle app Web 3 e alle piattaforme finanziate decentralizzate di garantire che non interagiscano con le entità sanzionate tramite DLT.