Le autorità di regolamentazione finanziaria australiane devono ancora approvare i piani della Commonwealth Bank of Australia (CBA) per offrire l'accesso ai prodotti crittografici per i suoi oltre 6,5 milioni di clienti.
L'organismo di vigilanza regolamentare afferma che spetta all'ACB l'onere di conformarsi alle norme e ai regolamenti stabiliti per i prodotti finanziari. L'opposizione del regolatore ha impedito all'ACB di andare oltre la fase pilota del progetto.
Il prodotto Crypto di CBA sarà ritardato?
Secondo un rapporto di Financial Review del 6 aprile, il nuovo prodotto crittografico di CBA sta affrontando ritardi nel lancio a causa di problemi sollevati dall'Australian Securities and Investment Commission (ASIC).
Annunciato nel novembre 2021, CBA prevede di prendere una foglia dalle sue controparti a Wall Street e unirsi alla tendenza dei prestatori commerciali che offrono prodotti crittografici.
I rapporti indicano che c'è incertezza sul fatto che il prodotto crittografico di CBA sia conforme alle normative di progettazione e distribuzione di ASIC.
Parlando a un recente vertice, il commissario dell'ASIC Cathie Armor ha affermato che il cane da guardia non era contrario all'innovazione fintanto che questi prodotti rispettano i protocolli legali e normativi stabiliti.
Secondo Armour, ci sono "un mucchio di regole" che l'ACB e qualsiasi altra entità che cerca di fornire prodotti crittografici ai consumatori devono seguire.
La proposta di asset digitali della CBA vedrà la banca offrire ai clienti esposizione a 10 criptovalute, inclusi bitcoin ed ether. La borsa valori Gemini con sede negli Stati Uniti offrirà servizi di custodia.
A proposito della custodia, il senatore australiano Andrew Bragg ha suggerito che nel Paese dovrebbero emergere piattaforme locali.
L'offerta crittografica di CBA, tuttavia, non includerà la possibilità per i clienti di utilizzare le proprie monete per acquistare oggetti online.
Nonostante la difficoltà normativa, la banca ha dichiarato che passerà alla seconda fase pilota mentre lavora sulle raccomandazioni ricevute dalle sue consultazioni con i responsabili politici.
Le banche si spostano per offrire l'accesso alle risorse digitali
I prestatori commerciali in alcuni paesi come gli Stati Uniti e la Svizzera stanno iniziando a offrire prodotti crittografici a clienti sia al dettaglio che istituzionali. La mossa indica un perno emergente nell'atteggiamento delle banche nei confronti del settore.
A marzo, Goldman Sachs è diventato il primo prestatore di Wall Street a facilitare le operazioni di criptovaluta over-the-counter (OTC). Inoltre, a marzo, Cowen ha iniziato a offrire il trading spot di asset digitali per i suoi clienti con grandi capitali.
Il New York Digital Investment Group (NYDIG) ha anche costruito l'infrastruttura necessaria affinché più banche statunitensi offrano servizi di crittografia.