Tharman Shanmugaratnam, ex presidente dell'Autorità monetaria di Singapore (MAS), ha conquistato la presidenza di Singapore con un schiacciante 70% dei voti. I risultati elettorali, confermati il 2 settembre, hanno rivelato che Shanmugaratnam ha sconfitto i contendenti Ng Kok Song e Tan Kin Lian, ponendo le basi per la sua cerimonia di giuramento il 14 settembre.
Una carriera storica nella finanza e nella governance
Shanmugaratnam non è estraneo ai corridoi del potere, avendo ricoperto vari ruoli di alto rango nel governo di Singapore. Il suo mandato come presidente di MAS è durato dal 2011 al 2023, un periodo che ha visto l’istituto finanziario alle prese con crolli del mercato e sfide normative. In particolare, Shanmugaratnam ha ricoperto anche la carica di ministro delle finanze dal 2007 al 2015. Le sue credenziali accademiche sono altrettanto impressionanti, vantando un Bachelor of Science in Economics presso la London School of Economics, un Master of Philosophy in Economics presso l'Università di Cambridge e un Master in Pubblica Amministrazione presso la Kennedy School of Government dell'Università di Harvard.
La carriera del presidente eletto è iniziata nel 1982 come economista presso il MAS, e in seguito ha trascorso 22 anni come membro del parlamento. La sua vasta esperienza nella governance e nella finanza lo ha reso un forte contendente, arrivando anche nella rosa dei candidati per il posto più importante presso il Fondo monetario internazionale (FMI).
Scetticismo sulle criptovalute in una nazione di innovazione digitale
L'elezione di Shanmugaratnam arriva in un momento in cui Singapore sta navigando nelle complesse acque della regolamentazione delle criptovalute. Durante il suo periodo come presidente del MAS, aveva espresso riserve sulla natura volatile delle criptovalute, etichettandole come "altamente rischiose" e "leggermente pazze" in varie dichiarazioni pubbliche. Questi commenti hanno attirato l'attenzione, soprattutto perché MAS ha concesso l'approvazione di principio a Crypto.com per operare a Singapore nel giugno 2022. Inoltre, il regolatore finanziario ha annunciato un quadro rivisto per le stablecoin come parte di una consultazione pubblica lanciata lo scorso anno.
Lo scetticismo del presidente eletto nei confronti delle criptovalute potrebbe influenzare le future decisioni politiche, in particolare perché Singapore continua ad evolversi come hub per l'innovazione digitale. La sua elezione fa seguito anche alla sentenza dell'Alta Corte di luglio secondo la quale le criptovalute potrebbero essere trattate come proprietà personale simile alla moneta fiat, aggiungendo un ulteriore livello di complessità al panorama finanziario della nazione.