Il Nikkei 225 giapponese raggiunge un nuovo sorprendente massimo storico sopra i 50.000

Lunedì, il Nikkei 225 ha superato per la prima volta quota 50.000. L'indice di riferimento ha chiuso a 50.051,11 punti, in rialzo di 751,46 punti, pari all'1,52%.

La mossa è avvenuta in seguito alla reazione degli investitori ai progressi nelle discussioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e alle ottime performance dei mercati statunitensi.

Anche il Topix ha registrato un rialzo, con un aumento dell'1,61%. Gli operatori hanno descritto il movimento come guidato dallo slancio esterno e dalle aspettative di cambiamenti nella politica interna del Giappone.

Il primo ministro giapponese Sanae Takaichi incontrerà questa settimana il presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante il suo viaggio in Giappone.

Secondo una nota pubblicata lunedì da Crédit Agricole CIB, "Ci si aspetta che il messaggio che trasmetterà sia quello di espandere significativamente la domanda interna attraverso un'economia ad alta pressione".

Nella stessa nota si afferma che un'espansione della domanda interna potrebbe "sollevare completamente il Giappone dalla sua stagnazione strutturale deflazionistica" e ridurre anche il deficit commerciale degli Stati Uniti.

La nota ha definito il possibile esito "una vittoria per entrambi i Paesi". I mercati hanno interpretato questo come un segnale che Tokyo potrebbe muoversi in una direzione che sostiene la crescita interna, attenuando al contempo le tensioni commerciali con Washington.

I mercati asiatici rispondono allo slancio globale

I mercati asiatici hanno registrato un rialzo. Il Kospi sudcoreano è salito dell'1,83% dopo aver raggiunto un massimo storico venerdì. Il Kosdaq è salito dello 0,72%. I future sull'indice Hang Seng di Hong Kong hanno indicato un'apertura più forte, scambiando a 26.256 rispetto alla chiusura precedente di 26.160,15.

In Australia, l'indice S&P/ASX 200 ha guadagnato lo 0,54%, attestandosi a 9.060,70, in rialzo di 41,70 punti. Altri livelli regionali includevano: Hang Seng a 26.160,15, Kospi a 4.001,24, in rialzo di 59,65 punti o dell'1,51%, Nifty 50 a 25.795,15, invariato, e Shanghai a 3.950,175, invariato dopo un piccolo movimento di -0,137.

Le mosse regionali hanno fatto seguito alle notizie secondo cui i negoziatori statunitensi e cinesi avrebbero creato un quadro per risolvere diverse aree di controversia. Ciò apre la strada all'approvazione formale dei termini da parte di Trump e del presidente cinese Xi Jinping.

In un'intervista rilasciata domenica alla CBS News, il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha affermato che i dazi del 100% sulle importazioni dalla Cina proposti da Trump sono ora "di fatto fuori discussione".

Ha inoltre affermato che la Cina dovrebbe aumentare gli acquisti di soia e ritardare le ampie restrizioni sulle esportazioni di terre rare. Bessent ha dichiarato che gli Stati Uniti manterranno gli attuali controlli sulle esportazioni verso la Cina.

Il rally in Asia ha seguito anche i significativi guadagni di Wall Street. Venerdì, tutti e tre i principali indici statunitensi hanno chiuso a massimi storici.

Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato 472,51 punti, pari all'1,01%, chiudendo a 47.207,12, la sua prima chiusura sopra i 47.000. L'S&P 500 è salito dello 0,79% a 6.791,69, e il Nasdaq Composite è salito dell'1,15% a 23.204,87.

Gli investitori sono ora in attesa della decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse, per la quale è ampiamente previsto un taglio. Gli operatori si stanno anche preparando per i risultati delle Big Tech, in uscita questa settimana.

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