Il miliardario Thomas Peterffy avverte: più del 10% di esposizione a Bitcoin è “troppo pericolosa”

Thomas Peterffy, presidente di Interactive Brokers, ha espresso un cauto appoggio al Bitcoin come componente dei portafogli di investimento.

Durante un podcast di Bloomberg pubblicato giovedì, Peterffy ha suggerito di destinare dal 2% al 3% del proprio patrimonio netto a Bitcoin, avvertendo che andare oltre il 10% potrebbe comportare rischi finanziari "troppo pericolosi". I suoi commenti evidenziano una prospettiva equilibrata, sostenendo la diversificazione pur riconoscendo la natura speculativa delle criptovalute.

Il consiglio di Peterffy sui Bitcoin

L’ottantenne uomo d’affari miliardario americano di origine ungherese ha condiviso le sue personali apprensioni sulla natura volatile delle risorse digitali e ha ammesso di averne “paura”. Li ha descritti come privi di valore intrinseco, paragonando il loro valore a quello della valuta fiat, che secondo lui manca anche di un fondamento tangibile.

Secondo Peterffy, il valore percepito di Bitcoin è radicato esclusivamente nella convinzione collettiva, rendendolo suscettibile a significative oscillazioni dei prezzi. Ha inoltre messo in guardia contro la tendenza crescente dei partecipanti al mercato ad assumere una leva finanziaria eccessiva, avvertendo che un improvviso crollo del suo prezzo potrebbe portare a fallimenti su vasta scala e mettere a dura prova le stanze di compensazione finanziarie.

È importante notare che, nonostante la posizione di Peterffy, Interactive Brokers opera nel settore delle criptovalute da dicembre 2017, quando ha introdotto il trading di futures Bitcoin sul CBOE Futures Exchange. Entro settembre 2021, la società di brokeraggio con sede nel Connecticut ha ampliato i propri servizi collaborando con Paxos Trust Company, consentendo ai clienti di scambiare e detenere criptovalute come Bitcoin, Ethereum e Litecoin.

I commenti di Peterffy sono in linea con quelli di altri veterani del settore come Bill Miller, che ha recentemente suggerito che i consulenti finanziari potrebbero presto raccomandare allocazioni in Bitcoin comprese tra l'1% e il 3%. Miller ha sottolineato il design economico unico di Bitcoin, che garantisce che la sua offerta rimanga statica indipendentemente dalla domanda o dalle fluttuazioni dei prezzi, aumentandone l'attrattiva per gli investimenti a lungo termine.

Le aziende abbracciano Bitcoin per le riserve del Tesoro

Dopo la vittoria elettorale di Donald Trump, il valore di Bitcoin ha superato i 100.000 dollari, alimentato dalle aspettative di una posizione normativa più indulgente nei confronti del settore. Le aziende hanno risposto incorporando Bitcoin nelle loro riserve di liquidità, sfidando gli asset tradizionali mentre le aziende esplorano alternative per la protezione dall’inflazione.

Recentemente, la piattaforma di streaming e video online Rumble ha annunciato che il suo consiglio di amministrazione ha approvato una strategia per diversificare le sue casse, destinando fino a 20 milioni di dollari di liquidità in eccesso in Bitcoin.

Anche le aziende biotecnologiche, tra cui Enlivex Therapeutics, Acurx Pharmaceuticals e Hoth Therapeutics, hanno svelato piani per stanziare fino a 1 milione di dollari ciascuna in Bitcoin per le loro riserve di tesoreria. Allo stesso modo, gli azionisti di Amazon hanno esortato il gigante tecnologico ad adottare Bitcoin come parte del suo tesoro da 88 miliardi di dollari, evidenziandone il potenziale di copertura dall’inflazione.

A livello globale, l'indiana Jetking Infotrain ha fatto la storia il 9 dicembre diventando la prima azienda pubblica indiana ad acquistare Bitcoin, acquisendo 12 BTC per le sue riserve.

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