Phoenix Group, un'entità tecnologica blockchain crittografica degli Emirati Arabi Uniti quotata alla Borsa di Abu Dhabi (ADX) ha ampliato le sue attività di mining di bitcoin con un impianto minerario da 50 MW nel cuore degli Stati Uniti, nel Nord Dakota. Questo non è il primo sito negli Stati Uniti. Nel luglio 2024, ha inaugurato un impianto minerario da 25 MW nella Carolina del Sud.
Il sito completato aggiungerà 2,7 exahash all'hashrate globale di Phoenix. La nuova struttura sfrutta tecnologie avanzate e design ottimizzati per massimizzare l’efficienza energetica e le prestazioni.
Secondo il comunicato stampa , l'espansione rafforza in modo significativo la capacità dell'azienda di proteggere la rete blockchain bitcoin e sottolinea il suo impegno per l'innovazione e la scalabilità. Questo è un primo passo verso l'espansione delle capacità minerarie del Gruppo Phoenix negli Emirati Arabi Uniti e degli investimenti negli Stati Uniti.
Proteggere la blockchain, un hash alla volta.
Phoenix Group dà con orgoglio energia al suo impianto minerario all'avanguardia da 50 MW nel Nord Dakota. Completata in meno di 5 mesi, questa meraviglia dell'ingegneria aggiunge 2,7 exahash alla nostra capacità. Come afferma Munaf Ali, CEO di Phoenix Group: "Questo è un… pic.twitter.com/5FGLtgIGsB– Gruppo Phoenix (@phoenixgroupuae) 6 gennaio 2025
Reza Nedjatian, amministratore delegato delle operazioni minerarie globali del gruppo Phoenix, ha aggiunto: "Gli Stati Uniti sono sempre stati un hub chiave per le nostre operazioni minerarie e l'apertura del sito Dakota è un altro passo importante nel percorso di espansione degli investimenti del gruppo Phoenix in questo mercato chiave". .”
Il gruppo minerario Bitcoin Phoenix aggiunge 20 MW in Canada
Nell'ottobre 2024, il gruppo ha inaugurato il suo nuovo impianto minerario da 20 megawatt a St Leon, in Canada. Il sito ha aggiunto 700PH e ha fornito il prezzo dell'elettricità più basso (0,039 USD) nella flotta del Gruppo Phoenix con un tempo di attività superiore al 97%. In precedenza Seyed Mohammad Alizadehfard (Bijan), si è dimesso ed è stato sostituito da Munaf Ali, anch'egli cofondatore e che in precedenza ricopriva la carica di amministratore delegato del gruppo.
Secondo il comunicato stampa, Seyed Mohammad Alizadehfard (Bijan) si dimetterà per concentrarsi sull'espansione e sulla gestione del suo fondo di investimento. Phoenix sta già lavorando con le principali banche di investimento e consulenti crittografici su possibili opportunità di doppia quotazione in giurisdizioni internazionali favorevoli per il 2025.
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