Secondo quanto riportato, il Founders Fund, l'impresa di venture capital fondata dal miliardario Peter Thiel, sta reinvestendo in Bitcoin ed Ether.
Questa mossa della società di venture capital con sede a San Francisco, che avrà circa 12 miliardi di dollari di asset totali in gestione al 2023, segna una rinascita dell'interesse della Silicon Valley per il mercato delle criptovalute.
Il ritorno delle criptovalute nella Silicon Valley
Secondo fonti familiari a Reuters, il Founders Fund ha dedicato 200 milioni di dollari nell'ultimo anno per acquistare asset crittografici, dividendo l'importo equamente tra i due più grandi: Bitcoin ed Ether. L'ultima mossa ha evidenziato il ritorno degli investitori istituzionali negli investimenti in criptovalute, una strategia che ha subito un duro colpo durante la flessione del mercato nel 2022.
Founders Fund è stato uno dei primi sostenitori istituzionali di asset crittografici. In effetti, la società ha acquistato Bitcoin quasi dieci anni fa, quando il suo valore era inferiore a 1.000 dollari. Ha ampliato le sue partecipazioni in Bitcoin negli anni successivi.
Il discorso di Thiel alla conferenza Bitcoin 2022 a Miami ha ribadito il suo sostegno a Bitcoin, sollecitandone una più ampia accettazione. Ha dichiarato coraggiosamente la fine del regime del gioco fiat, sottolineando al contempo che il Bitcoin è ancora sottovalutato ma possiede il potenziale per soppiantare l’oro. Inoltre, Thiel prevedeva un aumento di 100 volte del prezzo del Bitcoin rispetto alla sua valutazione allora di $ 44.000.
Nonostante abbia espresso ottimismo sul futuro di Bitcoin, il fondo di Thiel ha strategicamente abbandonato la maggior parte delle sue posizioni nel settore crypto poco prima della flessione del mercato, spinta da sfide significative come il crollo di importanti attori come FTX e un maggiore controllo normativo.
In tal modo, il Founders Fund ha ottenuto un profitto di 1,8 miliardi di dollari, in un tempismo perfetto poiché Bitcoin avrebbe continuato a sperimentare un drammatico crollo, scendendo brevemente sotto i 16.000 dollari nello stesso anno. È interessante notare che Thiel ha anche espresso la sensazione di essere "sottoinvestito" in Bitcoin pochi mesi prima che il Founders Fund disinvestisse dai suoi investimenti in asset digitali.
Il ritorno, d’altro canto, avviene nel contesto di afflussi sempre più accelerati dagli ETF spot su Bitcoin lanciati di recente, che hanno spinto Bitcoin a raggiungere massimi mai visti negli ultimi due anni.
Bitcoin rimane la scelta migliore per i trader istituzionali
Un recente studio condotto da Bybit ha indicato che i trader istituzionali hanno mostrato una notevole inclinazione verso Bitcoin e sentimenti contrastanti riguardo a Ether, pur essendo cauti nei confronti degli altcoin. Le partecipazioni in Bitcoin in questo gruppo demografico sono aumentate in modo significativo, raddoppiando nei primi tre trimestri del 2023.
Settembre si è rivelato un momento cruciale, con la metà dei portafogli dei trader istituzionali allocati su Bitcoin. Ciò corrisponde al sentimento ottimista del mercato nei confronti della principale criptovaluta, guidato dalle anticipazioni dei progressi normativi e dal potenziale via libera per un ETF Bitcoin.
Il post Il fondo di Peter Thiel torna in Bitcoin ed Ether, scatenando l'interesse crittografico della Silicon Valley: il rapporto è apparso per la prima volta su CryptoPotato .