Il Fondo monetario internazionale (FMI) ha respinto l'offerta del Pakistan di offrire elettricità sovvenzionata alle attività di mining di Bitcoin, infliggendo un duro colpo ai coraggiosi piani del Paese di diventare un hub regionale delle criptovalute poco dopo il debutto di alto profilo della sua prima riserva strategica di Bitcoin.
Durante la sua testimonianza giovedì davanti alla Commissione permanente per l'energia del Senato, il Segretario all'Energia, Dott. Fakhray Alam Irfan, ha affermato che il FMI era preoccupato di poter creare distorsioni del mercato.
Il governo aveva proposto di destinare 2.000 megawatt del suo surplus di elettricità di 7.000 MW al mining di criptovalute e ad altre industrie ad alta intensità energetica, a tariffe di 23-24 rupie pakistane (0,08 dollari) per kilowattora (kWh). Tuttavia, il FMI rimane scettico nonostante il surplus di energia durante i mesi invernali, avvertendo che tali incentivi assomigliano a esenzioni fiscali che storicamente hanno minato l'efficienza del mercato.
"Al momento, il FMI non ha dato il suo consenso", ha detto Irfan ai legislatori, lasciando intendere che il progetto non è stato completamente accantonato e che è in fase di revisione da parte della Banca Mondiale e di altri partner internazionali.
Il FMI ha sollevato dubbi sul modo in cui il governo intende riportare l'elettricità sovvenzionata alle tariffe di mercato e ha sostenuto che iniziative simili in precedenza non avevano prodotto risultati.
La svolta del Pakistan verso le criptovalute
Questo sviluppo segue la creazione in Pakistan di un "National Crypto Council" per supervisionare la formulazione di un quadro normativo completo per le criptovalute e attrarre investitori stranieri. Il consiglio di recente formazione ha scelto l'ex CEO di Binance, Changpeng Zhao, come consulente strategico.
L'adesione del Pakistan alle criptovalute include anche l'annuncio di una riserva strategica di Bitcoin.
Intervenendo alla conferenza Bitcoin 2025 di maggio, Bilal Bin Saqib, CEO del Pakistan Crypto Council, ha rivelato che il governo ha seguito l'esempio degli Stati Uniti istituendo una riserva strategica di Bitcoin e sta adottando politiche di regolamentazione a favore delle criptovalute. Saqib ha promesso che il Paese non avrebbe "mai e poi mai venduto" i suoi investimenti nella criptovaluta di punta.
Tuttavia, non è ancora noto quanti Bitcoin il Paese intende detenere né se questi asset saranno acquistati o acquisiti tramite altri mezzi.