La recente tendenza al ribasso derivante dalla perdurante situazione geopolitica ha condizionato il mercato nel suo complesso. Ha comportato un notevole calo per i giganti del mercato e i piccoli token. Come ha avvertito di recente un direttore del FMI , l'ondata di vendite si è rallentata, ma non è finita. Il mercato attualmente rimane rialzista poiché l'afflusso di capitali lo ha pompato. Ma non c'è alcuna certezza su quanto durerà.
L'atmosfera economica più ampia si sta oscurando poiché i tassi di inflazione negli Stati Uniti non hanno visto alcun controllo. La recessione e l'inflazione hanno posto grossi rischi al mercato globale delle criptovalute e continua così. In una recente dichiarazione, un rappresentante del FMI ha affermato che le criptovalute, in particolare Bitcoin, non rappresentano grandi minacce per l'attuale sistema finanziario, il che ha dato impulso al mercato.
Ecco una breve panoramica dell'intervista a Tobias Adrian e delle possibili ricadute per il mercato.
Aumento della pressione di vendita
Le ultime settimane sono rimaste turbolente per il mercato anche se la pressione di vendita è notevolmente diminuita. Tale cambiamento ha determinato una situazione di incertezza che ha condizionato gli investimenti nel mercato. L'aumento dei guadagni per Bitcoin e altre monete sembra essere un segno di buone giornate in arrivo. Ma un rappresentante del FMI ha avvertito di un'altra tendenza recessiva per il mercato.
Tobias Adrian, direttore di Monetary and Capital Markets nel FMI, ha avvertito di un peggioramento della situazione per il mercato globale delle criptovalute. Stava parlando con Yahoo Finance mercoledì. Secondo i dettagli disponibili, ha avvertito di una crescente pressione con conseguente svendita. Mentre i fallimenti dei token potrebbero verificarsi anche come risultato dei cambiamenti in corso nel mercato.
Secondo lui, il rischio non è limitato alle criptovalute; saranno interessati anche altri mercati rischiosi come le azioni. Ha previsto la caduta di altre criptovalute, in particolare le stablecoin che sono state duramente colpite. Tobias Adrian ritiene che il mercato potrebbe vedere un ulteriore calo di valore in mezzo alla nuova ondata di recessione. Ha già subito una perdita di oltre il 75% del valore da ATH a causa di un andamento recessivo del mercato.
Fallimento di più monete
La caduta di stablecoin algoritmiche come Terra UST è stato uno dei maggiori shock per il mercato. Gli utenti non avevano immaginato la caduta di una stablecoin, ma come è successo, ha accelerato la recessione del mercato. Se più stablecoin crollassero, potrebbe causare ulteriore caos per il mercato globale delle criptovalute. Gli investitori sono già stanchi delle perdite del mercato e ridurranno gli investimenti a un importo considerevole se si verificherà un'ulteriore recessione.
Adrian si aspettava anche la corsa di stablecoin garantite da valuta fiat. Anche altri nomi come Janet Yellen e rappresentanti della Federal Reserve hanno avvertito di ciò. Ha anche parlato della vulnerabilità di Tether (USDT), che non è supportata da uno a uno. Ha citato il sostegno di asset rischiosi come motivo della vulnerabilità delle criptovalute.
Anche se ha ritratto un quadro rischioso per le criptovalute, Tobias Adrian non vede una situazione simile al 2008 nel mercato. La ragione di quella recessione è stata l'esposizione delle banche alle banche ombra. Ha anche sottolineato la necessità di regolamenti che proteggano in larga misura gli investitori in criptovalute da possibili problemi. Il FMI ha recentemente pubblicato un rapporto dettagliato sulla performance delle criptovalute e sul loro impatto sull'attuale sistema finanziario.
Conclusione
Il direttore del FMI, Tobias Adrian, ha parlato della possibilità di ulteriori vendite nel mercato delle criptovalute. Ha anche avvertito della possibilità del crollo delle stablecoin derivante dalla possibile recessione. Secondo lui, il motivo principale della caduta delle criptovalute è il supporto di asset instabili, che influiscono sugli asset digitali. Non vede possibilità di una recessione come quella del 2008, quando la situazione finanziaria generale si era oscurata.