L'ultimo documentario della HBO, "Money Electric: The Bitcoin Mystery", suggerisce che Peter Todd, uno dei principali sviluppatori di Bitcoin, potrebbe essere l'enigmatico Satoshi Nakamoto. Di conseguenza, l'affermazione del regista Cullen Hoback ha suscitato polemiche e scetticismo all'interno della comunità crittografica.
Satoshi Nakamoto, la figura pseudonima dietro Bitcoin, ha lanciato la criptovaluta con un white paper nel 2008, innescando una rivoluzione finanziaria.
Peter Todd dice di non essere Satoshi Nakamoto
Nel 2024, Bitcoin è cresciuto fino a raggiungere un valore di 1,23 trilioni di dollari, con la scorta personale di Nakamoto stimata a quasi 70 miliardi di dollari. Nonostante un attento esame, la vera identità di Nakamoto è rimasta un segreto ben custodito.
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Nel film, Hoback esplora questo mistero con una nuova teoria, proponendo che Todd, entrato nella scena Bitcoin nel 2010, sia in realtà Nakamoto. Questa ipotesi è supportata da una serie di indizi e coincidenze.
Ad esempio, il programma accademico di Todd è in linea con i modelli di pubblicazione di Nakamoto. Inoltre, un'interazione specifica sul forum potrebbe suggerire che Todd stesse continuando una conversazione come Nakamoto.
Durante il film, Hoback evidenzia un registro di chat in cui Todd si definisce "il principale esperto mondiale su come sacrificare i tuoi Bitcoin". Hoback lo interpreta come un'ammissione del fatto che Todd non è in grado di accedere al tesoro di Bitcoin di Nakamoto. Tuttavia, Todd nega fermamente queste affermazioni, etichettandole come “ridicole”.
"Sarà molto divertente quando lo inserirai nel documentario e un gruppo di Bitcoiner lo guarderà", ha detto Todd nel documentario.
Inoltre, il documentario approfondisce il background di Todd, sottolineando il suo coinvolgimento iniziale con progetti legati a Bitcoin come OpenTimestamps e il suo lavoro sulle criptovalute incentrate sulla privacy, tra cui Zcash (ZEC) . Ciononostante, Todd ha costantemente rifiutato l'idea di essere Nakamoto, un sentimento che ha ribadito sulle piattaforme dei social media.
"Non sono Satoshi", ha detto Todd su X (Twitter).
I critici del documentario sostengono che le prove di Hoback sono nella migliore delle ipotesi speculative. Inoltre, Todd era relativamente sconosciuto agli albori di Bitcoin, quindi potrebbe non aver avuto l’esperienza necessaria per scrivere il white paper di Bitcoin .
Il momento della scomparsa di Nakamoto dai forum online coincide curiosamente anche con l'ascesa di Todd all'interno della comunità Bitcoin , aggiungendo un altro livello di intrigo alla narrativa di Hoback. Nonostante questi accenni, il film non riesce a fornire una prova definitiva, lasciando gli spettatori con una mancanza di chiarezza.
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Allo stato attuale, il documentario non ha cambiato la convinzione diffusa secondo cui l'identità di Nakamoto dovrebbe rimanere segreta, in linea con il desiderio originale di privacy del misterioso creatore.
“Non importa chi sia Satoshi, questo è il punto. Satoshi ha fatto bene a rimanere anonimo, non solo per evitare di essere un bersaglio, ma anche perché la stampa avrebbe parlato interamente di Bitcoin di loro e della loro personalità, abbassando così in modo devastante la qualità del discorso," Arthur Breitman, co-fondatore di Tezos ha detto a BeInCrypto.
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