Secondo l'ultimo rapporto, la società di custodia di criptovalute BitGo ha depositato un'offerta pubblica iniziale (IPO) negli Stati Uniti. Questa mossa strategica arriva mentre diverse società di asset digitali cercano di trarre vantaggio dal clima di miglioramento sotto l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
BitGo registra un fatturato di 4,2 miliardi di dollari nella prima metà del 2025
Venerdì 19 settembre, BitGo ha presentato un modulo S-1 alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti per un'offerta pubblica iniziale. Il depositario di criptovalute mira a quotare le sue azioni ordinarie di Classe A alla Borsa di New York (NYSE) con il simbolo "BTGO", come rivelato dal documento.
Quest'ultima presentazione arriva dopo che BitGo aveva inizialmente presentato una bozza riservata del documento di IPO S-1 a luglio. L'azienda punta ad aggiungersi a una lunga lista di recenti debutti pubblici negli Stati Uniti da parte di società crypto, tra cui Circle, Bullish e Figure.
Nella documentazione S-1, BitGo ha dichiarato di detenere circa 90,3 miliardi di dollari di asset sulla sua piattaforma a giugno 2025. Nel frattempo, la società di custodia di criptovalute ha anche affermato di aver registrato una crescita del fatturato nella prima metà dell'anno, con 4,2 miliardi di dollari rispetto a 1,1 miliardi di dollari nei primi sei mesi del 2024.
In base ai termini dell'S-1, il co-fondatore e CEO di BitGo, Mike Belshe, manterrà la maggioranza dei diritti di voto nell'ambito di una struttura azionaria a doppia classe, detenendo azioni di Classe B con 15 voti ciascuna. Questo dettaglio garantirà che BitGo rimanga una "società controllata" ai sensi delle regole della Borsa di New York.
Il documento recita:
Sebbene al momento non intendiamo avvalerci di tali esenzioni, potremmo farlo in futuro e, se dovessimo avvalerci di una di queste esenzioni, non godrete delle stesse tutele garantite agli azionisti di società soggette a tali requisiti di governance” e “Stato di società controllata dal management” per maggiori informazioni.
Come già accennato, diverse aziende crypto hanno fatto il loro debutto sul mercato azionario negli ultimi mesi. Nel frattempo, anche altre importanti aziende, tra cui Gemini e Grayscale, stanno valutando di quotarsi negli Stati Uniti.
Le aziende di criptovalute continuano a prosperare sotto Trump
Dopo l'elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti, il panorama delle criptovalute negli Stati Uniti ha assistito a un cambiamento positivo. Questo cambiamento è avvenuto grazie a un regime normativo più chiaro, come dimostra l'introduzione di progetti di legge incentrati sulle criptovalute come il GENIUS Stablecoin Act .
Inoltre, la frenesia del "crypto treasury" è un altro esempio da sottolineare, poiché sempre più aziende quotate in borsa stanno attivamente acquisendo asset digitali nei loro bilanci. Questo aumento dell'adozione istituzionale delle criptovalute è testimoniato dalla continua crescita del mercato, con diversi asset che hanno raggiunto diversi massimi storici negli ultimi mesi.