Il comitato della Banca d’Inghilterra nel caos politico: cosa significa per l’economia

Giovedì si avvicina con gli occhi dei trader fissati sulla Banca d'Inghilterra, anticipando che manterrà i tassi di interesse al picco di 16 anni del 5,25%. Nonostante questa aspettativa, le voci su un potenziale taglio dei tassi il prossimo mese stanno guadagnando volume, promettendo significative increspature in tutta l’economia.

Sebbene la posizione ufficiale sia stata quella di mantenere il tasso, la Banca d’Inghilterra sembra muoversi verso un approccio più morbido. Il settore finanziario trattiene il fiato, in attesa di segnali che potrebbero suggerire un taglio dei tassi più rapido e significativo di quanto previsto in precedenza. Questa speculazione è rafforzata da Rob Wood, capo economista britannico presso Pantheon Macroeconomics, che accenna ad un aggressivo allentamento dei tassi che potrebbe superare le previsioni di mercato.

Aspettative di mercato e realtà economica

Con una svolta sorprendente, i mercati degli swap hanno ridimensionato le loro aspettative di tagli dei tassi, riducendo di quasi 1,5 punti percentuali le previsioni entro la fine del 2024. Questa revisione deriva dalle persistenti preoccupazioni che l’inflazione possa persistere ostinatamente più a lungo del previsto.

Il discorso all’interno del Comitato di politica monetaria (MPC) riecheggia questa incertezza, con i suoi membri divisi. Dave Ramsden e Huw Pill, esponenti di spicco del MPC, presentano opinioni divergenti sulla traiettoria dell’inflazione, confondendo ulteriormente le acque sia per gli investitori che per gli analisti.

Aggiungendo un altro livello alla narrazione, Sanjay Raja di Deutsche Bank suggerisce che Ramsden potrebbe propendere per un taglio dei tassi, puntando sulla stabilizzazione dell'inflazione attorno all'obiettivo del 2% della Banca d'Inghilterra nei prossimi tre anni. Il suo ottimismo contrasta nettamente con le attuali prospettive di inflazione più caute della Banca, che prevede un aumento entro la fine dell'anno.

Indicatori economici e prospettive dei tassi di interesse

L'impulso economico del Regno Unito sembra accelerare, poiché i dati recenti mettono in discussione le cupe previsioni iniziali della Banca d'Inghilterra per il primo trimestre. Invece di una quasi stagnazione con una crescita del PIL dello 0,1%, gli analisti ora prevedono un’espansione più sana dello 0,4%. Questo aggiustamento positivo potrebbe segnare la fine della recessione tecnica che ha tormentato lo scorso anno, offrendo un barlume di speranza per un’economia britannica resiliente.

Tuttavia, i mutuatari del Regno Unito potrebbero non avvertire un sollievo immediato, poiché il costo della vita rimane all’ombra degli alti tassi di interesse. Si prevede che l'imminente decisione dell'MPC manterrà il tasso attuale. L'incontro dello scorso marzo ha visto un unico voto a favore di un taglio tra i membri del comitato, riflettendo un approccio cauto nei confronti dell'allentamento.

Andrew Goodwin, capo economista britannico di Oxford Economics, getta una luce pragmatica sul dibattito in corso sui tassi. Riflettendo sui dati recentemente pubblicati riguardanti l'inflazione dei servizi e la crescita dei salari nel settore privato, Goodwin esprime un moderato scetticismo nei confronti di un potenziale taglio dei tassi nel prossimo futuro. Sebbene entrambi i parametri abbiano mostrato segni di declino, la loro discesa non è stata così rapida come sperava l’MPC.

Attualmente, questi dati sono leggermente superiori alle previsioni precedenti della Banca, suggerendo che le condizioni economiche potrebbero non essere ancora mature per una riduzione dei tassi. Questa valutazione suggerisce che, sebbene un taglio dei tassi potrebbe essere all’orizzonte, potrebbe non emergere così rapidamente come alcuni operatori di mercato potrebbero desiderare, rendendo le prossime decisioni una questione di pazienza tra ulteriore pazienza e aggiustamento proattivo.

Philip Shaw di Investec punta ad un possibile cambiamento nella posizione del comitato, anche se graduale. Anche se per ora un taglio dei tassi sembra fuori discussione, la situazione potrebbe cambiare con i prossimi incontri, accogliendo potenzialmente più membri nel campo dell’allentamento. La decisione si basa fortemente su indicatori economici chiave come la crescita dei salari e l’inflazione nel settore dei servizi, che continuano a superare i tassi di inflazione generale.

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