L'exchange di criptovalute FTX, che ha subito un cambiamento significativo nella gestione in seguito al suo fallimento nel novembre 2022, sta attirando l'attenzione a causa del movimento delle sue sostanziali partecipazioni in Solana (SOL). Dati recenti condivisi su Twitter hanno rivelato che i portafogli di cold storage di FTX, identificati tramite l'esploratore blockchain Solscan, hanno iniziato a trasferire token SOL. Questi portafogli contengono collettivamente quasi 7 milioni di SOL, equivalenti a circa 134 milioni di dollari agli attuali prezzi di mercato.
FTX detiene ancora SOL per un valore di 134 milioni di dollari
La Fondazione Solana aveva rivelato una sostanziale vendita di SOL a FTX e alla sua società commerciale sorella, Alameda Research, per un totale di 58.086.686 SOL. Alla valutazione odierna, ciò ammonta a ben 1,1 miliardi di dollari. Tuttavia, non è chiaro quanto SOL FTX detenesse ancora al momento della dichiarazione di fallimento a novembre. Lo spostamento di queste partecipazioni SOL dai portafogli di FTX ha scatenato speculazioni tra analisti e appassionati di criptovalute, tra cui il venture capitalist Adam Cochran, che ha discusso gli sviluppi sui social media.
In particolare, Anatoly Yakovenko, uno dei cofondatori di Solana, è intervenuto sulla questione, presentando quella che definisce una soluzione “win-win”. Yakovenko ha espresso la sua preferenza per la distribuzione delle partecipazioni SOL agli ex clienti FTX. Ha sostenuto che questo approccio sarebbe “il risultato meno peggiore per tutti”. Ha inoltre spiegato che la distribuzione di SOL a circa 5 milioni di utenti potrebbe avere vantaggi a lungo termine per la rete Solana. Secondo Yakovenko, garantire agli utenti il controllo su questi beni e consentire loro di partecipare a un'asta olandese per vendere le proprie azioni potrebbe portare al risultato più favorevole.
I clienti anticipano la decisione di FTX sugli asset
A suo avviso, questo piano offrirebbe una soluzione reciprocamente vantaggiosa per tutte le parti coinvolte. Prima del fallimento di FTX, l'exchange aveva stabilito forti legami con Solana, attualmente la decima criptovaluta più grande per capitalizzazione di mercato. Sam Bankman-Fried, co-fondatore ed ex CEO di FTX, era un importante sostenitore di Solana e del suo ecosistema. FTX aveva persino lanciato un mercato per token non fungibili (NFT) basati su Solana e aveva investito in vari progetti relativi a Solana.
Tuttavia, la caduta di FTX è avvenuta nel novembre 2022, spinta dalle accuse di cattiva gestione criminale. È stato riferito che circa 8,7 miliardi di dollari di fondi dei clienti erano stati sottratti indebitamente, portando ad accuse penali contro Sam Bankman-Fried, che è stato arrestato l'anno scorso e ora deve affrontare 13 accuse relative a queste accuse. I recenti sviluppi riguardanti le partecipazioni SOL di FTX sollevano importanti domande sul futuro di questi asset e su come dovrebbero essere gestiti.
La proposta di Yakovenko di distribuire il SOL agli ex clienti di FTX e di coinvolgerli in un'asta olandese presenta una potenziale soluzione che potrebbe avvantaggiare sia la rete Solana che gli utenti interessati. Con l'evolversi di questa situazione, resta da vedere se il nuovo management di FTX adotterà l'approccio “win-win” di Yakovenko o perseguirà una strategia diversa per gestire le loro sostanziali partecipazioni in SOL. Inoltre, evidenzia le sfide più ampie e le complessità associate all’intersezione tra scambi di criptovalute, reti blockchain e interessi degli utenti nel mondo in rapida evoluzione delle risorse digitali.