Il British Museum collabora con “The Sandbox” per intraprendere un viaggio nel metaverso

La piattaforma di sviluppo del metaverso Sandbox ha recentemente fatto un annuncio , rivelando la sua partnership con il British Museum per integrare l'istituzione nel metaverso.

Ha affermato che la partnership mira a creare "esperienze immersive" per consentire agli utenti di scoprire la storia del mondo poiché una gamma di oggetti da collezione digitali verrà generata sulla base di varie collezioni all'interno del museo.

Il British Museum ha anche espresso interesse a creare la propria presenza nel mondo dei giochi online, allineandolo con icone culturali moderne come Snoop Dogg, McDonald's, Adidas e Gucci.

L'esperienza nel Metaverso del British Museum continua

Il British Museum sta collaborando con la startup francese LaCollection, il loro partner di licenza, per esplorare il regno dei token non fungibili (NFT).

Questa collaborazione mira a mostrare le collezioni del British Museum attraverso una serie di NFT. Questi oggetti da collezione NFT sono impostati per fornire agli utenti esperienze nel mondo del gioco online.

Prima di questa ultima collaborazione, il British Museum si era impegnato in tre precedenti partnership con LaCollection incentrate su token non fungibili (NFT). La loro relazione è iniziata nel settembre 2021, quando hanno avviato un'asta con 200 cartoline digitali che mostrano opere d'arte dell'artista giapponese Katsushika Hokusai.

Successivamente, nella primavera del 2022, il museo ha ospitato un'asta con 20 versioni tokenizzate di opere d'arte dell'artista britannico Joseph Mallord William Turner.

Il gruppo di dipinti esposti all'asta proveniva da una collezione donata al museo da Robert Wylie Lloyd, ex presidente della casa d'aste Christie's.

Secondo i termini del suo lascito, le opere erano originariamente limitate a essere esposte solo per due settimane all'anno o su richiesta speciale, e il prestito era severamente vietato.

Tuttavia, l'iniziativa NFT ha rappresentato un'opportunità unica per superare queste restrizioni e consentire a un pubblico molto più ampio di apprezzare queste preziose opere d'arte.

Arte, cultura e NFT

Questa primavera, il Centre Pompidou, uno dei principali musei in Francia per l'arte moderna e sede della prima collezione europea di arte moderna, ha aperto una nuova mostra all'incrocio tra arte e blockchain.

Il museo ha presentato pezzi delle collezioni di token non fungibili (NFT) di fama mondiale, tra cui CryptoPunks e Autoglyphs, che fanno parte di una mostra permanente.

In precedenza, il Kharkiv Art Museum, una delle più antiche istituzioni artistiche dell'Ucraina, ha avviato una collezione NFT come sforzo di raccolta fondi per sostenere le sue operazioni in corso e salvaguardare il suo patrimonio culturale.

Il Royal Museum of Fine Arts Antwerp in Belgio è diventato il primo museo europeo a simbolizzare un capolavoro d'arte classica del valore di milioni di euro. Questa mossa segna un passo importante nel mondo dell'arte, in cui è stata creata una rappresentazione digitale dell'opera d'arte e associata a un unico token non fungibile (NFT), consentendo nuove possibilità di proprietà, conservazione e apprezzamento dell'arte nell'era digitale.

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