Il British Museum collabora con The Sandbox per creare oggetti da collezione digitali

Il British Museum, una venerabile istituzione culturale di Londra, si sta avventurando nel mondo dei token non fungibili (NFT) attraverso una partnership con il gioco del metaverso basato su Ethereum, The Sandbox. Collaborando con la startup francese LaCollection, il museo mira a sviluppare una gamma di oggetti da collezione digitali NFT che mostreranno l'ampiezza e la profondità delle sue vaste collezioni offrendo allo stesso tempo nuove esperienze coinvolgenti agli utenti.

Il British Museum riconosce il potenziale della tecnologia Web3

La collaborazione segna un passo significativo per il British Museum, che è stato fondato nel 1753 e rappresenta il primo museo pubblico nazionale al mondo. Nonostante la sua ricca storia, l'istituzione è stata pronta ad abbracciare l'innovazione, riconoscendo il potenziale delle tecnologie Web3 per migliorare il coinvolgimento e l'accessibilità del pubblico. Questa non è la prima incursione nel mondo degli NFT per il British Museum. In precedenti iniziative con LaCollection, il museo ha messo all'asta tre collezioni NFT, mettendo in mostra opere di artisti famosi dalle sue partecipazioni.

La prima collezione comprendeva 200 cartoline digitali dell'iconica xilografia di Katsushika Hokusai "Under the Wave, Off Kanagawa", nota anche come "The Great Wave", creata nel 1831. La seconda collezione presentava 20 versioni tokenizzate di opere dell'artista britannico Joseph Mallord William Turner, tra cui l'accattivante dipinto ad acquerello “A Storm (Shipwreck)” del 1823. Questa iniziativa ha permesso di apprezzare maggiormente le opere d'arte, che facevano parte di una collezione lasciata in eredità al museo con specifiche limitazioni espositive.

Nell'ambito dell'ultima collaborazione con The Sandbox, il British Museum sta creando il proprio spazio immersivo all'interno del mondo di gioco del metaverso. Ciò metterà la stimata istituzione accanto ad altre icone culturali moderne come Snoop Dogg, McDonald's, Adidas e Gucci, migliorando ulteriormente la visibilità e la portata delle sue collezioni. Il direttore operativo e co-fondatore di Sandbox, Sebastien Borget, ha espresso entusiasmo per l'opportunità per i giocatori di esplorare la ricca storia, arte e cultura preservata dal British Museum, indipendentemente dalla loro posizione geografica.

Per il British Museum, questa partnership rappresenta un passo coraggioso verso l'esplorazione di modi nuovi e innovativi di condividere la sua collezione con un pubblico eterogeneo. Abbracciando la tecnologia NFT e collaborando con piattaforme come The Sandbox, l'istituzione mira a creare esperienze coinvolgenti e coinvolgenti che risuonino con un pubblico esperto di tecnologia e connesso digitalmente.

L'intersezione di arte e blockchain nel panorama museale

Questa fusione di patrimonio culturale e tecnologia blockchain non è esclusiva del British Museum. Il Centro Pompidou di Parigi ha fatto il suo debutto sul Web3 in precedenza, con la mostra intitolata "Policies of the Immaterial: From Certificate to Blockchain". Lo spettacolo approfondisce le affascinanti relazioni tra blockchain e arte e presenta opere degne di nota, tra cui CryptoPunk # 110, un regalo della società madre di CryptoPunks Yuga Labs. La mostra mette in mostra varie forme di arte crittografica, generativa e pixel, illustrando l'intersezione tra arte e tecnologie all'avanguardia.

The Sandbox, da parte sua, è stato proattivo nell'abbracciare lo spazio NFT, istituendo un museo in-game dedicato al progetto di immagine del profilo NFT, World of Women (WoW), come parte della sua iniziativa WoW Foundation. Questa Fondazione mira a stanziare 25 milioni di dollari in cinque anni per promuovere la creatività e l'impegno all'interno del metaverso di The Sandbox. La collaborazione tra il British Museum e The Sandbox esemplifica il potenziale degli NFT nel promuovere modi innovativi di interagire con il patrimonio culturale.

Quando i musei e le istituzioni culturali esplorano questi nuovi regni digitali, possono abbattere le barriere, offrire nuove prospettive e attrarre un pubblico più ampio e diversificato. La partnership tra The British Museum e The Sandbox rappresenta uno sforzo pionieristico nel mondo degli NFT e delle istituzioni culturali. Abbracciando le tecnologie Web3, il British Museum cerca di condividere le sue vaste collezioni con un pubblico globale, fornendo esperienze coinvolgenti attraverso oggetti da collezione digitali NFT.

Questa collaborazione evidenzia il potenziale trasformativo di blockchain e NFT nel ridefinire il modo in cui interagiamo con l'arte e il patrimonio culturale nell'era digitale. Mentre l'intersezione tra arte, cultura e tecnologia continua ad evolversi, possiamo aspettarci di assistere a ulteriori entusiasmanti innovazioni che colmano il divario tra tradizione e progressi all'avanguardia.

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