I BRICS sigillano un accordo per gli accordi commerciali internazionali nelle valute nazionali

I BRICS hanno raggiunto un accordo per regolare il commercio internazionale nelle valute nazionali, colpendo direttamente il dominio del dollaro USA.

La Russia, desiderosa di liberarsi dalle sanzioni occidentali, sta guidando questa missione, lanciando un nuovo “sistema di pagamento multivaluta”.

La visione della Russia

Il Ministero delle Finanze russo, la Banca di Russia e Yakov & Partners (una società di consulenza con sede a Mosca) hanno pubblicato un rapporto in cui spiegano che il sistema è progettato per “isolare” i paesi partecipanti da pressioni come le sanzioni statunitensi.

La Russia sta vendendo questa idea come un’ancora di salvezza. Spera di conquistare altri membri, ma potrebbe incontrare resistenze. L’India, per esempio, ha chiarito che non ha intenzione di abbandonare il dollaro tanto presto, se non mai.

Il Paese continua ad abbracciare pienamente il dollaro, soprattutto nel commercio transfrontaliero. Anche gli Emirati Arabi Uniti dipendono fortemente dal dollaro, in particolare considerando i suoi centri commerciali globali come Dubai, dove il dollaro è ampiamente utilizzato nelle transazioni commerciali e finanziarie.

Tuttavia, la Russia ritiene che il sistema multivaluta troverà acquirenti, soprattutto con i nuovi membri a bordo. La recente espansione ha incluso Iran, Emirati Arabi Uniti, Etiopia ed Egitto

La Russia scommette che aiuterà questo piano a guadagnare terreno. La proposta menziona anche la creazione di una rete di banche per gestire queste transazioni e la creazione di centri per il commercio reciproco di materie prime come petrolio, gas, grano e oro.

Blockchain nel mix

Il piano include anche opzioni come l’utilizzo della tecnologia di registro distribuito (DLT) per regolare i pagamenti tramite token.

Secondo il rapporto, uno dei vantaggi di ciò è l’eliminazione dei rischi di credito associati ai sistemi bancari tradizionali.

Nel contesto globale, il dollaro USA continua a dominare. Secondo i dati della Brookings Institution, viene utilizzato nel 58% dei pagamenti internazionali e nel 54% delle fatture commerciali.

Nel frattempo, la Cina, la principale potenza industriale mondiale, sta sostenendo la de-dollarizzazione, nel tentativo di rafforzare il ruolo della propria valuta nel commercio globale.

L’interesse della Cina a liberarsi dall’influenza degli Stati Uniti è perfettamente in linea con le ambizioni della Russia, e insieme potrebbero avere abbastanza potere per rendere questo sistema multivaluta una realtà.

È interessante notare che i paesi BRICS hanno concordato di mettere insieme 100 miliardi di dollari in riserve di valuta estera per sostenersi a vicenda durante le crisi finanziarie, una tendenza iniziata nel 2016.

Oltre a ciò, da allora la loro Nuova Banca per lo Sviluppo ha approvato prestiti per quasi 33 miliardi di dollari. Confrontatelo con la Banca Mondiale, che ha impegnato 72,8 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2023.

Il commercio tra i paesi BRICS è salito alle stelle, aumentando del 56% tra il 2017 e il 2022 per raggiungere i 422 miliardi di dollari.

Brasile e Russia, entrambi ricchi di risorse naturali, sono partner commerciali perfetti per la Cina affamata di risorse.

Ma c’è tensione tra India e Cina, soprattutto a causa delle loro antiche controversie sui confini. Il commercio tra queste due potenze rimane debole.

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