L’Università di Alberta ha annunciato la creazione dell’Openmind Research Institute (ORI), sostenuto da un finanziamento di 4,8 milioni di dollari da parte del colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei. Questo sviluppo, riportato per la prima volta da Globe and Mail, segna una notevole collaborazione nel mondo della tecnologia, ponendo l’Università in prima linea nella ricerca sull’intelligenza artificiale.
L’ORI, guidato dal famoso professore di informatica Richard Sutton, mira a far avanzare le capacità di intelligenza artificiale a livello umano. La sua fondazione è guidata dal Piano Alberta, un approccio globale in 12 fasi di cui è coautore Sutton. L’istituto, che aprirà i battenti il 24 novembre a Edmonton, fungerà da hub per la ricerca innovativa sull’intelligenza artificiale.
Crescenti preoccupazioni per la sicurezza nel contesto delle partnership globali
Questa collaborazione arriva in un contesto di crescenti preoccupazioni per la sicurezza nazionale. Nel 2022, il Canada si è unito ai suoi alleati dell'intelligence Five Eyes nel limitare la partecipazione di Huawei allo sviluppo della sua rete 5G, citando stretti legami tra la società e l'esercito cinese. Il fondatore di Huawei, Ren Zhengfei, ha trascorsi con l'Esercito popolare di liberazione, il che alimenta ulteriormente queste apprensioni.
Gli Stati Uniti, facendo eco a preoccupazioni simili, hanno adottato misure per limitare il coinvolgimento di Huawei nelle sue infrastrutture di telecomunicazioni. Nel 2020, il Pentagono ha elencato Huawei tra le 20 società presumibilmente sostenute dall’esercito cinese. Questi sviluppi hanno intensificato il controllo sulle partnership accademiche con entità come Huawei, soprattutto nei settori tecnologici parte integrante della sicurezza nazionale.
Integrità accademica e tensioni geopolitiche
L’istituzione dell’ORI sottolinea la complessa interazione tra ricerca accademica e tensioni geopolitiche. Randy Goebel, professore all'Università di Alberta e membro del consiglio di amministrazione di Openmind, ha criticato gli Stati Uniti per la loro posizione ipocrita sulle preoccupazioni relative alla sicurezza. I suoi commenti riflettono un dibattito più ampio sull’integrità delle collaborazioni accademiche di fronte alle dinamiche politiche internazionali.
Le preoccupazioni non si limitano solo alla sicurezza. I critici, compresi membri del governo canadese, hanno sollevato questioni riguardanti le violazioni dei diritti umani legate a Huawei. Questi includono il presunto coinvolgimento della società nella progettazione e vendita di attrezzature utilizzate contro gli uiguri e altri gruppi minoritari in Cina.
Il futuro delle collaborazioni canadese-cinese
L’incremento degli investimenti di Huawei nella ricerca canadese sull’intelligenza artificiale solleva domande cruciali sul futuro delle collaborazioni internazionali in settori tecnologici sensibili. Il governo canadese ha già mostrato un’inclinazione verso un maggiore controllo su tali partenariati. A giugno, la Camera dei Comuni si è mossa per indagare sui finanziamenti pubblici alle istituzioni che collaborano con entità cinesi in settori come l’intelligenza artificiale e l’aerospaziale.
Questo esame fa parte di una più ampia rivalutazione delle alleanze tecnologiche e di ricerca del Canada. Le implicazioni di tali partenariati si estendono oltre il mondo accademico, influenzando potenzialmente le relazioni diplomatiche del Canada e la sua posizione all’interno della comunità internazionale, in particolare con i suoi alleati occidentali.
Guardando avanti
Il lancio dell’Openmind Research Institute, con il sostanziale sostegno di Huawei, simboleggia un passo significativo nella ricerca sull’intelligenza artificiale. Tuttavia, mette anche in luce le molteplici sfide della collaborazione tecnologica globale in un’era in cui la sicurezza nazionale, i diritti umani e le relazioni internazionali sono sempre più intrecciati. Mentre l’ORI inizia il suo viaggio, gli occhi del mondo guarderanno da vicino, non solo per le sue scoperte scientifiche ma per le implicazioni più ampie di una partnership di così alto profilo.