Victory Securities, con sede a Hong Kong, ha recentemente rivelato le sue proposte tariffarie per gli Exchange Traded Fund (ETF) di Bitcoin ed Ethereum , poco dopo che le autorità regionali hanno approvato la negoziazione di questi prodotti di criptovaluta. Questa mossa di Victory Securities arriva in mezzo all’attesa poiché la Hong Kong Securities and Futures Commission (SFC) deve ancora annunciare un elenco completo degli emittenti di ETF approvati.
Secondo un rapporto tradotto e condiviso dal giornalista blockchain Colin Wu il 20 aprile, le commissioni per l'acquisto di ETF su Bitcoin ed Ethereum nel mercato primario oscillerebbero tra lo 0,5% e l'1% della transazione totale, con una commissione di base fissata a 850 dollari. Questa struttura è applicabile anche alle attività del mercato secondario, dove le commissioni sono inferiori: 0,15% per le transazioni online e 0,25% per le transazioni telefoniche, offrendo opzioni per le varie preferenze degli investitori.
Confronto delle tariffe e risposta del mercato
L'impostazione delle commissioni di Victory Securities è strettamente in linea con quelle implementate dai gestori patrimoniali statunitensi per prodotti simili. Ad esempio, Franklin Templeton applica una commissione notevolmente inferiore, pari allo 0,19%, per il suo ETF spot su Bitcoin, mentre gli altri ETF oscillano tra lo 0,20% e lo 0,90%. Al contrario, il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) applica una commissione più elevata dell’1,5%.
Il panorama normativo di Hong Kong è in evoluzione, come dimostrato il 15 aprile quando Cointelegraph ha riferito dell'approvazione da parte della regione degli ETF spot su Bitcoin ed Ether. Seguendo l’esempio degli Stati Uniti, dove gli ETF spot su bitcoin hanno attratto capitali significativi, le azioni di Hong Kong stanno creando un nuovo precedente per gli investimenti in criptovalute in Asia.
Impatto regionale e sviluppi futuri
Tre gestori patrimoniali offshore cinesi, tra cui le unità di Hong Kong di Harvest Fund Management, Bosera Asset Management e China Asset Management (ChinaAMC), sono pronti a lanciare i loro ETF su Bitcoin ed Ether. Questi sviluppi hanno fatto seguito alla recente approvazione da parte della SFC di tre fornitori di ETF, indicando uno slancio positivo all'interno del settore.
ChinaAMC si sta preparando attivamente per il lancio dei suoi ETF, con OSL Digital Securities destinata a fungere da custode. Allo stesso modo, Harvest Global e Bosera International hanno ricevuto il necessario via libera normativo ma non hanno ancora iniziato la loro offerta di ETF.
Nonostante l'entusiasmo a Hong Kong, il mercato cinese più ampio rimane restrittivo nei confronti del commercio di criptovalute, a seguito di una dura repressione nel 2021. Tuttavia, Hong Kong si sta progressivamente affermando come hub regolamentato di criptovalute, con l'obiettivo di competere a livello internazionale con i principali centri finanziari come Dubai e Singapore. . La strategia del territorio prevede l'apertura potenziale delle porte agli investitori della Cina continentale per investimenti in criptovaluta attraverso questi ETF appena approvati.
La comunità finanziaria globale sta osservando da vicino i passi innovativi di Hong Kong nell'approvazione del primo ETF su Ether, nonostante la riluttanza della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti ad approvare un prodotto simile. I gestori patrimoniali e gli investitori stanno allineando le loro strategie a questi sviluppi, sperando di sfruttare le nuove opportunità offerte dal quadro normativo in evoluzione di Hong Kong.
Mentre il mercato delle criptovalute continua a maturare, si prevede che l’introduzione degli ETF a Hong Kong avvicini gli investitori più tradizionali, fornendo loro un modo più sicuro e regolamentato per ottenere esposizione alle criptovalute. Con miliardi di dollari che affluiscono negli ETF spot su bitcoin negli Stati Uniti, il mercato di Hong Kong potrebbe vedere un afflusso simile, rimodellando permanentemente gli investimenti nella regione.