Gli studiosi di Harvard scelgono la parola del 2023: un’analisi multidisciplinare

Nel panorama post-pandemico in continua evoluzione, dove le parole hanno il potere di incapsulare l’essenza di un intero anno, gli studiosi di Harvard intervengono sul termine fondamentale che meglio definisce il 2023. Tra le varie scelte di dizionari rinomati, i membri delle facoltà di Harvard di tutte le discipline condividono le loro intuizioni su parole che risuonano con le complessità e le sfumature dell'anno.

Interruzione: sconvolgere lo status quo

Willy Shih della Harvard Business School, Robert e Jane Cizik Professori di pratiche gestionali in amministrazione aziendale

Nel campo degli affari e delle dinamiche globali, il professor Willy Shih sottolinea l’importanza della “disruption”. Dai cambiamenti geopolitici alle trasformazioni economiche e ai progressi tecnologici, il 2023 è stato un anno segnato da cambiamenti inaspettati e inquietanti, che sfidano le norme stabilite.

Combustibile – Un mondo al limite

Clarence Dillon Professore di Affari Internazionali, Facoltà di Lettere e Scienze; Melani Cammett, Direttore del Weatherhead Center for International Affairs

Descrivendo il 2023 come combustibile, la professoressa Melani Cammett dipinge un quadro vivido di conflagrazioni fisiche e politiche. Gli estremi climatici, le tensioni geopolitiche e i disordini sociali hanno trasformato il mondo in una metaforica polveriera. Il calore non è solo nell’aumento delle temperature, ma anche nella accesa politica che attanaglia le nazioni di tutto il mondo.

Resilienza: trovare uno scopo in mezzo al dolore

Kari Nadeau ricopre la carica di presidente del Dipartimento di salute ambientale presso la Harvard TH Chan School of Public Health, direttore ad interim dell'Harvard Center for Climate, Health, and the Global Environment e John Rock Professor of Climate and Population Studies.

Per la professoressa Kari Nadeau, la parola che risalta è “resilienza”. Di fronte alle sfide globali, gli individui hanno dimostrato la capacità di essere cautamente ottimisti e di trovare uno scopo nonostante le difficoltà. La resilienza diventa un faro in un mondo che ha dovuto affrontare dolore e sofferenza.

Calore – Oltre la musica, un pianeta in fiamme

William Hanage è professore associato di epidemiologia presso la Harvard TH Chan School of Public Health e direttore associato del Center for Communicable Disease Dynamics.

Sebbene inizialmente tentato dalla “Swiftonomics”, il professor William Hanage punta sul “calore” come termine determinante per il 2023. Al di là del fenomeno Taylor Swift, sottolinea la cocente realtà di un pianeta in fiamme: incendi, ondate di caldo e record di temperatura senza precedenti, segnalando una crisi climatica che richiede attenzione.

Allineamento – Navigare nel panorama etico dell’IA

Marion V. Nelson, professore di informatica biomedica della Harvard Medical School e presidente del dipartimento di informatica biomedica, è Isaac Kohane.

Il professor Isaac Kohane introduce “allineamento” come termine fondamentale per il panorama dell’intelligenza artificiale. Nel contesto di modelli linguistici di grandi dimensioni come GPT-4, l’allineamento implica garantire che le entità IA si allineino ai valori umani e alle norme sociali. È una delicata danza di programmazione e addestramento per prevenire conseguenze indesiderate.

Il professore di psicologia della famiglia Johnstone presso la Facoltà di Lettere e Scienze è Steven Pinker.

Steven Pinker amplia il termine “allineamento” nel regno dell’intelligenza artificiale, esprimendo preoccupazione sul fatto che i sistemi di intelligenza artificiale condividano obiettivi allineati con i valori umani. La potenziale divergenza solleva interrogativi sul ruolo dell’intelligenza artificiale come strumento rispetto a un agente indipendente, toccando implicazioni etiche più ampie.

Speranza – Una disciplina di fronte alla disperazione

Alla Harvard Divinity School, Stephanie Paulsell occupa la prestigiosa cattedra Susan Shallcross Swartz, specializzata nella pratica degli studi cristiani.

Con una svolta inaspettata, la professoressa Stephanie Paulsell suggerisce “speranza” come parola dell’anno. Tra le sfide e i limiti della speranza, ne sottolinea l’emergere come pratica: un impegno per il futuro che unisce le comunità e incoraggia una svolta collettiva verso un domani più ottimista.

Il verdetto degli studiosi di Harvard sul 2023 – Decodificare un anno complesso

Mentre approfondiamo le diverse prospettive degli studiosi di Harvard, sorge la domanda: in che modo il linguaggio cattura la complessità di un anno che è stato testimone di disgregazione, combustibilità, resilienza, calore, allineamento e speranza? In un mondo al limite, dove sfide e opportunità convivono, quale parola ti risuona? In che modo la parola scelta plasmerà la narrazione del 2023 nella memoria collettiva della nostra società globale?

Inizia a scrivere il termine ricerca qua sopra e premi invio per iniziare la ricerca. Premi ESC per annullare.

Torna in alto