Gli incendi che stanno devastando Los Angeles sono anche un uragano finanziario che lascerà cicatrici sull’economia americana per decenni. Oltre 38.000 acri – un’area 2,5 volte più grande di Manhattan – sono già stati bruciati e la distruzione continua a crescere.
I numeri sono sconvolgenti. I danni stimati sono saliti a 150 miliardi di dollari, la cifra più alta mai registrata per un incendio in America.
Solo 24 ore fa, gli esperti stimavano il danno a 50 miliardi di dollari. Ora, la nuova stima di AccuWeather triplica quella cifra. Oltre 10.000 strutture sono state distrutte e si prevede che la ricostruzione di quelle case e attività commerciali richiederà più di un decennio.
Ciò fa sembrare l’incendio di campo del 2018, che ha causato danni per 12,5 miliardi di dollari (al netto dei dollari di oggi), un gioco da ragazzi. Gli incendi di Los Angeles sono dodici volte più costosi e il costo totale è ancora in aumento.
Se gli incendi dovessero continuare a infuriare, la cifra finale potrebbe superare la cifra di 200 miliardi di dollari dell’uragano Katrina, rendendolo il disastro più costoso della storia degli Stati Uniti. Non è un gran record da battere, scommettiamo.
Un pugno finanziario che colpisce tutto il mondo
Mettiamo in prospettiva questi 150 miliardi di dollari. È più del PIL di 58 paesi. Esatto: questo incendio ha causato più danni economici di quelli prodotti dalla maggior parte delle economie in un anno intero. Per essere ancora più specifici, i 150 miliardi di dollari rappresentano più della metà del Pil della Finlandia e un terzo del Pil di Singapore.
Le compagnie di assicurazione se ne sono accorte e molti proprietari di case ne stanno pagando il prezzo, letteralmente. Nelle Pacific Palisades, il 69% dei proprietari di casa ha perso la polizza assicurativa prima ancora che scoppiassero gli incendi.
Nel mese di luglio, State Farm ha annullato 1.600 polizze nella zona. Anche altri assicuratori hanno rinunciato, lasciando migliaia di persone senza altra scelta se non quella di affidarsi al FAIR Plan della California, la rete di sicurezza assicurativa ad alto rischio. Ora, si prevede che le perdite per il piano FAIR raggiungeranno i 24 miliardi di dollari.
JPMorgan stima che i danni assicurati ammonteranno a 20 miliardi di dollari. Ma mentre alcuni assicuratori si sono ritirati presto, altri sono rimasti e hanno sottovalutato il rischio. Si preannuncia come la prova più grande che il mercato assicurativo abbia mai dovuto affrontare.
La dipendenza dal piano FAIR è salita alle stelle lo scorso anno. Le Pacific Palisades hanno registrato un aumento dell’85% nell’utilizzo del piano FAIR rispetto al 2023, molto al di sopra dell’aumento medio del 40% dei codici postali della California. Questa dipendenza sta mettendo a dura prova le finanze della California. Lo stato si trova ad affrontare un fardello enorme, che dura da anni, poiché gli incendi continuano a devastare alcuni dei suoi beni immobili più preziosi.
L'incendio di Palisades è bruciato attraverso un codice postale in cui una casa media costa oltre 3 milioni di dollari. L'incendio di Eaton, che ha infuriato a est di Los Angeles, ha devastato anche quartieri di alto valore.
Vite perse nel caos
Il bilancio umano è altrettanto grave. Finora sono state confermate 16 morti, ma il conteggio finale non sarà chiaro finché gli investigatori non potranno accedere ai quartieri ancora afflitti da linee elettriche staccate e fughe di gas. Tra i morti ci sono un amputato e suo figlio affetto da paralisi cerebrale, ritrovati insieme nella loro casa.
Un'altra vittima è rimasta indietro per combattere l'incendio che stava divampando nella casa in cui aveva vissuto per oltre 50 anni. Una donna di 85 anni si è rifiutata di lasciare i suoi animali domestici mentre l'incendio di Palisades si avvicinava. Non è sopravvissuta.
Hanno perso la vita anche un’ex star bambina australiana e un surfista di Malibu descritto come “una calamita per le persone”. Delle morti confermate, cinque sono legate all'incendio di Palisades vicino alla costa e sei all'incendio di Eaton. I funzionari avvertono che i numeri potrebbero aumentare in modo significativo.
Effetti economici a catena
I danni stimati rappresentano ora circa lo 0,55% dell’intero PIL statunitense. Questo disastro sta anche mettendo in luce le lacune nelle politiche di risposta alle catastrofi degli Stati Uniti, poiché saranno probabilmente necessari miliardi di dollari in aiuti federali per sostenere gli sforzi di ripresa.
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha segnalato il cambiamento climatico come un rischio crescente per la stabilità finanziaria. Per gli Stati Uniti, gli incendi arrivano in un momento in cui l’economia sta già affrontando tassi di interesse elevati e un’inflazione persistente. Nel 2025, la crescita del PIL è prevista al 2%, in leggero calo rispetto al 2,7% del 2024.
Il tasso di inflazione dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) è sceso al 2,7% dal picco del 9% nel 2022, ma eventuali ulteriori shock economici faranno deragliare il progresso. La Federal Reserve ha cercato di stabilizzare l’economia, ma il costo di disastri come questi potrebbe costringere i politici a riconsiderare le proprie strategie.
Gli sforzi di ricostruzione richiederanno probabilmente massicce spese governative, aggiungendo pressione al debito nazionale e al presidente Donald Trump. Il poveretto sognava di tagliare le spese.
Il mercato del lavoro, pur stabile con un tasso di disoccupazione del 4,2%, potrebbe affrontare sfide poiché migliaia di californiani perderanno il lavoro a causa degli incendi. La ricostruzione creerà opportunità, ma non arriveranno abbastanza velocemente per coloro che già sono in difficoltà.
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