In un recente sviluppo che sta facendo notizia, un set completo di 10 Autoglifi è stato acquisito per 5.000 ETH, equivalenti a circa 14,6 milioni di dollari.
Questa vendita segna la vendita NFT più alta degli ultimi due anni e rappresenta il quinto acquisto più grande su catena, stabilendo un nuovo punto di riferimento per il valore delle opere d'arte basate su blockchain.
La collezione
Facilitata da Fountain.xyz, nota società di intermediazione specializzata in arte digitale rara, l'acquisizione è stata effettuata da un collezionista che, pur preferendo rimanere anonimo, proviene da un background profondamente radicato nella scena artistica tradizionale analogica.
Secondo un rappresentante, il collezionista considera gli Autoglifi non diversi da un'acquisizione d'arte standard e intende esporre le opere in futuro in musei e ambienti istituzionali.
Qualche istante fa, un set completo di dieci Autoglifi, coniati originariamente dagli stessi Larva Labs, è stato venduto a un illustre collezionista privato per 5.000 ETH, rendendolo una delle vendite NFT più alte mai registrate sulla catena…
Congratulazioni all'acquirente e al venditore!Il team di Fountain è… pic.twitter.com/nZjHndQVFU
– Fontana (@Fountainxyz) 19 febbraio 2024
Il collezionista era rappresentato dalla stimata consulente artistica Amanda Schmitt, la cui competenza è stata riconosciuta a livello globale, incluso un servizio sulla copertina di "Persona dell'anno" della rivista TIME nel 2017.
Gli Autoglyphs, creati da Matt Hall e John Watkinson di Larva Labs, sono emersi quasi due anni dopo aver creato CryptoPunks. Composti da 512 output unici, gli Autoglyphs sono rapidamente diventati una delle collezioni più ambite dagli appassionati di arte generativa.
Il set acquisito, uno dei soli sette e tra i tre sviluppatori curati e coniati direttamente da Larva Labs, faceva in precedenza parte della rinomata "Old School Collection".
Gli autoglifi raggiungono vette senza precedenti
Gli autoglifi hanno ottenuto ampi consensi, essendo stati esposti in luoghi prestigiosi come il Centre Pompidou e Sotheby's. In particolare, il Centre Pompidou, il più grande museo d'arte moderna d'Europa, ha presentato le opere digitali come parte della sua prima mostra in assoluto sugli NFT.
Due pezzi degni di nota, CryptoPunk #110 e Autoglyph #25, sono stati addirittura donati al Centre Pompidou, consolidando ulteriormente il significato degli Autoglifi nel regno dell'arte digitale.
Con oltre 50 milioni di dollari di vendite secondarie, gli Autoglifi si sono affermati come asset molto ricercati e quest'ultima acquisizione serve solo a consolidare la loro posizione nella storia dell'arte blockchain.
Lanciati nel 2019, gli Autoglyphs rappresentano la prima arte generativa “on-chain” sulla blockchain di Ethereum. A differenza di molti NFT che si basano sullo storage off-chain, ogni Autoglyph è autonomo all'interno della blockchain, garantendone l'unicità e la proprietà.
Prodotti da un algoritmo altamente ottimizzato in grado di generare miliardi di opere d'arte uniche, gli Autoglifi hanno cessato la produzione dopo la creazione di 512 glifi, rendendoli disponibili esclusivamente sul mercato secondario.
Il post Gli autoglifi hanno ottenuto il record di 14,6 milioni di dollari nella vendita storica di NFT è apparso per la prima volta su CryptoPotato .