Gli approfondimenti dell’AI Summit illuminano la traiettoria dell’intelligenza artificiale nel settore bancario in America

In un’era di trasformazione guidata dall’intelligenza artificiale, l’American Banker’s AI Summit è emerso come un evento cruciale, offrendo uno sguardo sulle strategie e sulle sfide affrontate dagli istituti bancari mentre sfruttano il potere dell’intelligenza artificiale. Mentre le entità finanziarie sono alle prese con un panorama in evoluzione, il summit è diventato un crogiolo di idee, in cui banchieri, consulenti e fornitori si sono riuniti per condividere approfondimenti sull’intelligenza artificiale generativa, sulle partnership fintech e sui protocolli di governance. Una recente ricerca di Arizent, la società madre di American Banker, indica che l’intelligenza artificiale è in prima linea nell’entusiasmo tecnologico nel settore bancario.

L’intelligenza artificiale generativa trova il suo passo avanti nell’innovazione bancaria

Mentre si alzava il sipario sul vertice, un tema risonante echeggiava nelle discussioni: l’integrazione dell’intelligenza artificiale generativa nelle operazioni bancarie. Le banche, dai colossi del settore agli operatori più piccoli, stanno adottando strategicamente questa tecnologia emergente. Michelle Grimm, Senior Director of Conversational AI presso Fifth Third, ha delineato un approccio cauto, sottolineando la necessità di “strisciare, camminare, correre”. L’attenzione si concentrerà inizialmente sulle applicazioni interne, con piani per migliorare i processi di reclutamento attraverso l’intelligenza artificiale generativa.

Amir Madjlessi, consulente del settore bancario presso Salesforce, ha fatto eco a questo sentimento, citando le incertezze normative come forza trainante dietro l'inclinazione delle banche verso le applicazioni interne. Nima Ghamsari, fondatrice di Blend, ha presentato Blend Copilot, uno strumento di intelligenza artificiale generativa che assiste gli addetti ai prestiti nella valutazione delle informazioni finanziarie dei clienti. Il settore sta assistendo a uno spostamento verso la sperimentazione interna prima di abbracciare le applicazioni di intelligenza artificiale generativa rivolte ai clienti.

Decodificare il panorama delle partnership fintech

Per molte banche, soprattutto quelle più piccole, la collaborazione con le fintech non è una scelta ma una necessità per implementare l’intelligenza artificiale. Il viaggio verso il giusto partner fintech, tuttavia, è tutt’altro che semplice. Lance Senoyuit, consulente esecutivo per i servizi finanziari presso SAP, sottolinea la diligenza nel processo decisionale, considerando la natura altamente regolamentata del settore bancario.

Thomas Novak di Visions Federal Credit Union ha fatto luce sul loro quadro di collaborazione fintech, sottolineando le questioni relative ai dati, ai vantaggi del modello di business e ai livelli di maturità nel processo di due diligence. Chris Barlow della Union Savings Bank del Connecticut ha rivelato l'esternalizzazione di tutte le esigenze di sviluppo tecnologico e l'istituzione di un Fintech Council per valutazioni globali. Stuart Cook della Valley Bank ha condiviso approfondimenti sull'utilizzo di un fondo di rischio per investire in fintech maturi, in linea con le linee guida normative rilasciate all'inizio dell'anno.

Il lavoro di squadra è essenziale per una governance efficace

Il vertice ha messo in luce il ruolo fondamentale dei quadri di governance nell’adozione responsabile dell’IA. Swarup Pogalur di Wells Fargo ha sottolineato la necessità di delineare chiaramente l'applicazione e i limiti dell'intelligenza artificiale, sottolineando l'inclusione del processo decisionale umano. Mentre il settore passa dall’IA classica all’IA generativa, il coinvolgimento tempestivo delle funzioni legali, di rischio e di sicurezza informatica diventa cruciale.

Michelle Grimm di Fifth Third ha rivelato l’istituzione di un consiglio di governance dell’IA interfunzionale, che si riunisce settimanalmente per trovare un equilibrio tra i vantaggi aziendali e i potenziali rischi dell’IA. Il settore bancario, intrinsecamente consapevole del rischio, è alle prese con la necessità di dare priorità alle applicazioni di intelligenza artificiale e ai rischi associati, ma il consiglio di governance mira a mantenere la trasparenza e il consenso.

Il vertice sull’intelligenza artificiale esplora le sfide nel dimostrare il ROI sugli investimenti nell’intelligenza artificiale

Investire nell’intelligenza artificiale si rivela una sfida formidabile per le banche, sia in termini di complessità che di costi. Amir Madjlessi di Salesforce ha evidenziato i clienti più grandi che dedicano risorse ad aree come i colli di bottiglia interni e le inefficienze prima di sfruttare appieno l'intelligenza artificiale. La difficoltà non risiede solo negli investimenti finanziari, ma nell’allineare gli obiettivi organizzativi con i rendimenti attesi dall’implementazione dell’intelligenza artificiale.

Swarup Pogalur di Wells Fargo ha delineato un triplice approccio per valutare gli investimenti nell'intelligenza artificiale: aumento del fatturato, riduzione operativa e gestione del rischio. Michelle Grimm di Fifth Third ha sottolineato l'importanza di un business case fattibile con rendimenti attesi specifici. Il settore si trova a un bivio in cui l’allineamento strategico con i partner fintech diventa fondamentale per il buy-in dell’organizzazione, garantendo l’efficienza in tutta l’istituzione.

L’intelligenza artificiale risolve e complica le sfide legate al rilevamento delle frodi

Poiché l’intelligenza artificiale è al centro dell’attenzione nel rilevamento delle frodi, emerge la sua duplice natura. Oscar Gonzalez della Citizens Bank ha sottolineato che, sebbene l’intelligenza artificiale aiuti nello sviluppo di forme di frode, come i deep fake, funge contemporaneamente da ulteriore livello di sicurezza per le banche. Ma non è un metodo infallibile e le banche devono diversificare il loro approccio alla prevenzione delle frodi.

Stuart Cook della Valley Bank ha discusso della sfida dei falsi positivi causati dall'intelligenza artificiale, stimolando la collaborazione con Refine Intelligence per mitigare questi casi. La banca ha spostato la sua attenzione dal semplice perfezionamento della corrente

Mentre si chiude il sipario sull'AI Summit dei banchieri americani, il settore bancario si trova all'apice di un viaggio di trasformazione nel regno dell'intelligenza artificiale. Le rivelazioni del vertice, dai cauti passi avanti verso l’ intelligenza artificiale generativa all’intricata danza delle partnership fintech e all’imperativo di una governance solida, dipingono un quadro vivido di un settore che naviga in territori inesplorati.

Mentre le banche sono alle prese con la sfida di dimostrare il ROI e di mettere a punto l’intelligenza artificiale per il rilevamento delle frodi, gli echi del vertice permangono a ricordare che innovazione e responsabilità devono andare di pari passo. Il futuro del settore bancario è innegabilmente intrecciato con le possibilità e le sfide che l’intelligenza artificiale porta con sé, e le intuizioni condivise in questo vertice fungono da stelle guida in questo panorama dinamico e in evoluzione.

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