Divieto totale delle criptovalute in Russia imminente: i legislatori confermano l’applicazione entro 5 mesi

I legislatori russi hanno annunciato l'intenzione di introdurre restrizioni sulla circolazione delle criptovalute, che potrebbero essere implementate già dal 1° settembre.

Il presidente del comitato per il mercato finanziario della Duma di Stato, Anatoly Aksakov, ha rivelato che nelle prossime settimane si terrà una votazione sul divieto di organizzare la circolazione delle criptovalute.

Restrizioni sulle criptovalute in Russia

La legislazione proposta mira a vietare l'istituzione di scambi e scambiatori di risorse digitali al di fuori del regime legale sperimentale, consentendo al tempo stesso criptovalute emesse all'interno della giurisdizione russa, riflettendo il desiderio della Russia di proteggere la propria economia nazionale.

I minatori di valuta digitale, i pool minerari e i progetti di test della Banca centrale sarebbero autorizzati a operare nell’ambito del regime legale sperimentale.

Anatoly Aksakov ha sottolineato che l'intenzione non è quella di vietare del tutto l'uso dei beni digitali, ma piuttosto di limitare l'organizzazione della loro circolazione all'interno del Paese.

Aksakov ha anche spiegato che la decisione di limitare la circolazione degli asset digitali è guidata dalla percezione che le criptovalute siano quasi valute in competizione con il rublo russo .

Per mantenere il ruolo del rublo come valuta ufficiale della nazione, sono ritenute necessarie restrizioni sulle risorse digitali. La dichiarazione di Aksakov recita inoltre:

Stiamo parlando del divieto di operazioni con bitcoin e altre criptovalute. Saranno ammessi i rubli digitali per le attività finanziarie digitali emesse nella giurisdizione russa. La necessità di un divieto è dovuta al fatto che oggi la criptovaluta è una quasi valuta che sostituisce il rublo nel paese. Ma solo il rublo russo adempie alla missione dell’unità monetaria, quindi è stata presa questa decisione. Dal 1° settembre verrà introdotto il divieto.

Proteggersi dalle sanzioni occidentali?

Anche il vicepresidente del comitato per la politica dell'informazione della Duma di Stato, Anton Gorelkin, ha affermato che il divieto di organizzare la circolazione delle criptovalute è una misura protettiva volta a proteggere gli interessi economici della Russia.

Gorelkin sostiene che consentire la creazione di un’infrastruttura nazionale di valuta virtuale esporrebbe potenzialmente il paese alle sanzioni occidentali.

Il legislatore afferma inoltre che il panorama geopolitico gioca un ruolo significativo nel plasmare la posizione della Russia sulle criptovalute, poiché il divieto funge da misura precauzionale per mitigare i potenziali rischi.

Anche se le restrizioni sulla circolazione delle criptovalute entreranno in vigore il 1° settembre, è importante notare che la porta per rivedere queste normative rimane aperta.

Gorelkin non esclude la revoca del divieto in futuro. Per ora, tuttavia, l’attenzione è rivolta alla creazione di un quadro normativo all’interno del regime giuridico sperimentale e alla protezione dell’economia nazionale.

Criptovaluta

Immagine in primo piano da Shutterstock, grafico da TradingView.com

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