La Corea del Sud ha arrestato due cittadini con l'accusa di aver rubato segreti militari per una spia nordcoreana, che li ha pagati con criptovaluta. Uno dei due è un dirigente di un exchange di criptovalute che ha ricevuto $ 600.000 da quando ha lavorato per l'agente l'anno scorso. La Corea del Sud deve ancora catturare la spia nordcoreana che, secondo le autorità, sta operando all'estero.
Infiltrazione nel dipartimento militare della Corea del Sud
Secondo la polizia sudcoreana e i funzionari dell'accusa, il capo dello scambio, soprannominato Lee, ha contattato la presunta spia nel luglio 2021 e l'ha aiutata a raccogliere segreti militari. I due, che si sarebbero incontrati online in una comunità di criptovalute sei anni fa, non erano riusciti a violare il sistema di comunicazione militare del paese.
Pertanto, il dirigente di 38 anni ha reclutato un capitano militare di 29 anni, chiedendogli di scattare foto di dati militari attraverso una fotocamera travestita da orologio e inviandogli un dispositivo di hacking per computer USB "Poison Tap". Le autorità sudcoreane hanno affermato che il capitano aveva fornito le informazioni di accesso del sistema di comando e controllo congiunto coreano a Lee e all'agente, sebbene non avesse rivelato dettagli sui dati rubati.
Il capitano militare sarebbe stato pagato circa $ 38.000 in criptovaluta per i suoi sforzi di contributo. I due sudcoreani sono stati arrestati all'inizio di questo mese e ora devono affrontare accuse penali di violazione della legge sulla sicurezza nazionale del paese e anni di carcere.
Criptovalute e attacchi informatici
La Corea del Nord è notoriamente nota per aver condotto attacchi informatici che aiutano il Paese a rubare criptovalute dai protocolli DeFi. All'inizio di questo mese, l'FBI ha annunciato che il Lazarus Group, associato alla Corea del Nord (RPDC), era responsabile dell'attacco al ponte Ronin, segnalato il 29 marzo, e del furto di un totale di 620 milioni di dollari in varie risorse digitali.
Il recente rapporto di Chainalysis ha indicato che il gruppo ha rubato circa 1,75 miliardi di dollari di criptovaluta. Il documento rilevava che Pyongyang potrebbe aver preso in considerazione l'utilizzo di risorse digitali per aggirare le sanzioni imposte dall'Occidente.