Yacimientos Petrolíferos Fiscales Bolivianos (YPFB), la società energetica statale della Bolivia, ha scelto di utilizzare le criptovalute come metodo di pagamento per le importazioni di carburante. Il paese è attualmente alle prese con una carenza di dollari statunitensi e una crisi del carburante in corso, che ha provocato lunghe code alle stazioni di servizio.
Crisi del carburante e carenza di dollari
La Bolivia si trova ad affrontare difficoltà finanziarie a causa del calo delle esportazioni di gas naturale, che un tempo rappresentavano una delle principali fonti di valuta estera. Il calo delle riserve in dollari USA ha reso più difficile il pagamento del carburante importato. Di conseguenza, la carenza di carburante è stata fonte di malcontento pubblico e manifestazioni in Bolivia.
Il governo ha approvato l'utilizzo delle criptovalute da parte di YPFB per l'acquisto di forniture di benzina . La società non ne ha ancora effettuata alcuna, anche se dispone della licenza per effettuare transazioni utilizzando risorse digitali.
L'YPFB della Bolivia utilizzerà la criptovaluta per le importazioni di energia in un contesto di carenza di dollari, rispecchiando il fallito esperimento petrolifero del Venezuela. Le proteste per il carburante continuano mentre il paese lotta con il calo delle esportazioni di gas naturale. https://t.co/JtmWTnhRJW
– OilPrice.com (@OilandEnergy) 12 marzo 2025
Criptovalute come metodo di pagamento
Il modo in cui YPFB esamina i pagamenti in valuta digitale corrisponde a una tendenza in aumento in altri paesi del Sud America. Nazioni come Venezuela e Argentina utilizzano risorse digitali per aggirare i limiti finanziari e rendere possibile il commercio internazionale. La decisione della Bolivia dovrebbe mantenere attivo il programma di sussidi per il carburante del governo, anche se non dispone di molti soldi.
Divieto di Bitcoin
La banca centrale della Bolivia ha vietato Bitcoin e altre criptovalute fino a giugno 2024, citando difficoltà economiche e allineamento con le normative regionali. Tuttavia, il divieto è stato revocato quando le criptovalute hanno guadagnato l'accettazione globale, con paesi come El Salvador, Argentina, Brasile e Messico che le hanno adottate in precedenza.
YPFB non ha rivelato completamente quali criptovalute intende utilizzare, ma i funzionari ritengono che le risorse digitali potrebbero essere un buon modo per effettuare pagamenti oltre confine. La mancanza di denaro rende progressivamente difficili le transazioni tradizionali. La Bolivia potrebbe avere un’opzione di pagamento diversa grazie alle criptovalute che le consentono di continuare a importare gas.
Impatto nel dominio energetico
I problemi finanziari della Bolivia hanno peggiorato la situazione poiché la nazione dipende molto dalle importazioni di petrolio. Le criptovalute potrebbero aiutare a mantenere stabile l’approvvigionamento energetico offrendo alle persone un nuovo modo di pagare per beni provenienti da altri paesi. Tuttavia, non è chiaro quanto bene questo metodo funzionerà per risolvere i maggiori problemi economici in gioco.
Nel frattempo, secondo gli esperti, i pagamenti in criptovaluta potrebbero porre problemi legali e di volatilità. Nonostante i timori, il governo ritiene che ciò sia importante per garantire l’approvvigionamento di petrolio. L’approccio della Bolivia potrebbe ispirare altri paesi con problemi finanziari se il suo piano funzionerà.
Immagine in primo piano di Gemini Imagen, grafico di TradingView