Citigroup si sta muovendo verso gli asset digitali esplorando le stablecoin

Citigroup si sta preparando a compiere un passo significativo nel settore degli asset digitali, esplorando stablecoin e altre criptovalute ancorate ai prezzi degli asset. Il colosso bancario statunitense sta anche valutando soluzioni alternative per aiutare i clienti ad accelerare i pagamenti.

Questa spinta arriva sulla scia della nuova legislazione statunitense che consente alle banche di emettere direttamente stablecoin, a condizione che siano garantite 1:1 da attività di riserva prive di rischio come titoli del Tesoro statunitensi o liquidità. Ciò crea nuove opportunità per le principali banche depositarie come Citi di espandere la propria offerta nel settore della finanza digitale regolamentata.

Biswarup Chatterjee, Global Head of Partnerships and Innovation di Citigroup all'interno della divisione servizi, ha rivelato che la banca potrebbe iniziare a fornire soluzioni di custodia per le garanzie di alto valore a supporto delle stablecoin. Queste riserve potrebbero includere titoli di Stato statunitensi e titoli equivalenti a liquidità.

La divisione servizi di Citigroup gestisce già le operazioni di tesoreria, liquidità e pagamenti per alcune delle più grandi aziende al mondo. L'aggiunta della custodia di stablecoin rafforzerebbe il suo ruolo nella tutela degli asset dei clienti, allineandosi al contempo ai requisiti normativi.

Anche altri importanti istituti finanziari, tra cui Bank of America e Fiserv, stanno esplorando le opportunità delle stablecoin. Ad oggi, McKinsey stima che una stablecoin emessa abbia un valore di circa 250 miliardi di dollari. La maggior parte di esse funge ancora da strumento di speculazione piuttosto che da strumento di pagamento.

Citi espande i pagamenti blockchain e punta al mercato della custodia degli ETF crittografici

Citigroup utilizza la tecnologia blockchain per trasferire dollari statunitensi tokenizzati tra i suoi conti a New York, Londra e Hong Kong. Grazie alla sua piattaforma Distributed Ledger Technology (DTC), questi trasferimenti sono disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, a differenza dei sistemi bancari tradizionali che operano in orari prestabiliti.

Il passo successivo potrebbe vedere i clienti trasferire istantaneamente le stablecoin da un conto all'altro. Citi sta inoltre sviluppando soluzioni per convertire le stablecoin in dollari statunitensi per i pagamenti in giornata. Secondo Chatterjee, la banca sta già discutendo con i clienti casi d'uso pratici e concreti per queste innovazioni. L'espansione potrebbe semplificare significativamente i pagamenti transfrontalieri per le aziende, riducendo i costi ed eliminando i ritardi.

Inoltre, la banca sta esplorando soluzioni di custodia di asset digitali collegate a fondi negoziati in borsa (ETF) di criptovalute e altri servizi. L'approvazione degli ETF spot su Bitcoin da parte della Securities and Exchange Commission statunitense lo scorso anno ha spinto diversi gestori patrimoniali a lanciare fondi che tracciano il prezzo di Bitcoin. Questi ETF richiedono la custodia sicura degli asset sottostanti, un settore dominato da Coinbase, che detiene asset per oltre l'80% degli emittenti di ETF su criptovalute.

Ad esempio, l'iShares Bitcoin Trust di BlackRock ha un valore di mercato di circa 90 miliardi di dollari. L'ingresso di Citigroup nel settore della custodia potrebbe intensificare la concorrenza e rimodellare il mercato della custodia degli ETF.

Citi punta sulle stablecoin mentre il via libera normativo stimola le mosse delle grandi banche sulle criptovalute

I piani di Citigroup si inseriscono in un contesto normativo più permissivo. Ciò contrasta con l'amministrazione Biden, che ha evidenziato come le società finanziarie tradizionali siano relativamente restie a lanciarsi nel settore delle criptovalute.

Il GENIUS Act ha creato chiarezza e nuove definizioni che, secondo gli addetti ai lavori, spingeranno le principali istituzioni a entrare in gioco. Tuttavia, la conformità sarà rigorosa. Le banche dovranno rispettare le leggi antiriciclaggio e le misure KYC (Certification Customer Engagement) e sottoporsi ai controlli necessari per garantire che tutte le criptovalute coinvolte siano esenti da attività illecite.

Sicurezza e prevenzione delle frodi saranno essenziali per guadagnare fiducia in questo nuovo mercato. Sebbene Citi non abbia ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, pare che stia valutando la possibilità di offrire stablecoin. Questo la metterebbe in buona compagnia con banche come JPMorgan, che ha la sua JPM Coin per i pagamenti istituzionali.

Di recente, Jane Fraser, CEO di Citi, ha confermato che la banca sta valutando la possibilità di depositi tokenizzati e di pagamenti digitali.

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