Ethereum raggiunge un traguardo importante: una società cinese emette il primo bond pubblico RWA

La Cina ha compiuto un altro passo avanti nella finanza basata sulla blockchain, ma in un modo che evita il coinvolgimento diretto con le criptovalute.

Un'azienda statale di Shenzhen ha lanciato un'offerta di obbligazioni digitali su Ethereum, dimostrando come il Paese stia adottando in modo selettivo le nuove tecnologie, mantenendo al contempo una posizione ferma sul trading di criptovalute.

Primo bond RWA garantito dallo Stato su Ethereum

Secondo quanto riportato, il 29 agosto la Futian Investment Holding ha completato l'emissione di obbligazioni offshore per un valore di 500 milioni di yuan.

Le obbligazioni , pari a quasi 70 milioni di dollari, sono state emesse a Hong Kong e quotate sulla blockchain di Ethereum. Hanno un tasso di interesse annuo del 2,62% e scadranno tra due anni.

L'azienda ha descritto l'accordo come parte di uno sforzo per espandere le sue fonti di finanziamento, rispondendo al contempo al crescente utilizzo di asset reali e tokenizzazione nei mercati globali.

Ha inoltre sottolineato come le politiche di sostegno di Hong Kong abbiano avuto un ruolo determinante nella decisione, affermando che l'obbligazione è in linea con l'impegno del distretto nell'attrarre l'innovazione nel settore delle risorse digitali.

Le criptovalute sono ancora off-limits in patria

Questa mossa non significa che la Cina abbia allentato il divieto sulle criptovalute o su Ethereum. Già nel 2021, Pechino aveva imposto un divieto assoluto sul mining e sul trading di criptovalute.

All'epoca i funzionari affermarono che le misure erano necessarie per controllare l'uso dell'energia e per tutelarsi dai rischi che avrebbero potuto destabilizzare il sistema finanziario del Paese.

Tale divieto è ancora in vigore oggi. Ai cittadini comuni e alle aziende della Cina continentale è ancora impedito di utilizzare o negoziare criptovalute .

Ciò che è consentito, tuttavia, sono esperimenti limitati, come le obbligazioni tokenizzate, che restano entro i limiti della finanza tradizionale.

Hong Kong come banco di prova

Instradando l'accordo attraverso Hong Kong, Pechino può mantenere intatto il suo divieto interno, continuando a segnalare di voler essere esposta alla finanza basata sulla blockchain.

La vivace metropoli ha avuto più spazio per sperimentare progetti di asset digitali e quest'ultima obbligazione rientra in tale ruolo.

La strategia della Cina delinea una netta divisione: la blockchain come strumento finanziario è abbracciata in manifestazioni regolamentate, mentre le criptovalute come asset di mercato senza vincoli sono ancora off-limits.

Anche le stablecoin , in particolare quelle denominate in dollari, sono state oggetto di attenzione da parte di Pechino, con i funzionari preoccupati che possano indebolire altre valute diffuse in tutto il mondo.

Secondo alcune indiscrezioni, questa obbligazione RWA potrebbe essere la prima di una serie di prodotti finanziari basati su blockchain ed Ethereum, sostenuti dallo Stato e legati a Hong Kong.

Per ora, l'emissione dimostra l'intenzione della Cina di esplorare con cautela la blockchain senza riaprire le porte a Bitcoin, alle stablecoin o a una più ampia adozione delle criptovalute.

Immagine in evidenza da Agoda, grafico da TradingView

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