In una valutazione ambientale richiesta dai regolamenti dei mercati emergenti in Crypto-Asset (MiCA), il Crypto Carbon Ratings Institute (CCRI) ha pubblicato indicatori di sostenibilità dettagliati per la blockchain di Cardano. Il CCRI ha collaborato con la Fondazione Cardano per lavorare sulla valutazione della sostenibilità che fornisce uno sguardo granulare sull'utilizzo energetico della rete, sulle emissioni di carbonio, sulla produzione di rifiuti e sul suo impatto ambientale più ampio, fungendo da controllo di conformità rispetto alle autorità europee degli strumenti finanziari e dei mercati ( ESMA) gli ultimi standard normativi.
Cardano è pronto per MiCA
L'infrastruttura di Cardano, che opera su un protocollo Proof of Stake (PoS) denominatoOuroboros , mostra una significativa riduzione del consumo energetico rispetto alle tradizionali reti Proof of Work (PoW). Il consumo energetico annualizzato della rete Cardano è pari a 704,91 MWh. In prospettiva, le tradizionali reti PoW come Bitcoin consumano una quantità immensamente maggiore di energia, spesso equivalente alla produzione di piccoli paesi, come osserva il rapporto.
Le emissioni totali annualizzate di carbonio per Cardano sono calcolate in 250,73 tonnellate di CO2 equivalente. L'intensità di carbonio, che misura le emissioni per unità di elettricità consumata, è pari a 356 grammi di CO2 per kWh. Questa cifra è indicativa dei tipi di fonti energetiche utilizzate dalla rete, riflettendo una dipendenza mista da risorse rinnovabili e non rinnovabili.
Il rapporto CCRI afferma: “Troviamo un’impronta di carbonio totale annualizzata di 250,73 tCO2e per la rete Cardano. L’intensità di carbonio dell’elettricità consumata è pari a 356 gCO2 per kWh, suggerendo un’attenzione marginale ma necessaria verso fonti più rinnovabili per ridurre ulteriormente questo parametro”.
Una delle nuove metriche introdotte dal framework MiCA è la misurazione della produzione di rifiuti, con particolare attenzione ai rifiuti elettronici. La rete Cardano genera annualmente circa 8,26 tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Di questi, il 51,93% non viene riciclato, evidenziando un'area di miglioramento nelle pratiche di gestione dei rifiuti all'interno del ciclo di vita dell'hardware della rete.
Il rapporto approfondisce l'impatto delle operazioni della rete sulle risorse naturali, comprese le materie prime critiche necessarie per la produzione dei componenti hardware. Questi materiali sono spesso scarsi e comportano costi di estrazione significativi, sia dal punto di vista ambientale che economico. Il consumo energetico della rete influisce indirettamente anche sull'utilizzo dell'acqua, soprattutto nelle regioni in cui prevalgono le fonti energetiche non rinnovabili e l'acqua viene ampiamente utilizzata per scopi di raffreddamento nella produzione di energia.
Secondo i regolamenti MiCA, entrati in vigore nel giugno 2023, tutti i fornitori di servizi di cripto-asset hanno il compito di rendere pubblici gli impatti ambientali completi delle loro operazioni. Il rapporto dettagliato del CCRI su Cardano non solo è in linea con questi requisiti, ma costituisce un precedente per la trasparenza nella rendicontazione dei parametri di sostenibilità all'interno del settore delle criptovalute.
La rete Cardano, al momento della rendicontazione, gestisce 3.147 nodi e ha elaborato un conteggio annualizzato di 19.530.055 transazioni. Questi dati operativi sono fondamentali per comprendere l'infrastruttura fisica della rete e il suo carico ambientale. La potenza media per nodo è pari a 25.576 watt, mentre la potenza totale della rete ammonta a 80,47 kW. La richiesta di potenza per transazione al secondo (TPS) è 0,192 W.
Nel complesso, il rapporto del CCRI fornisce una visione essenziale del profilo ambientale di Cardano e del suo allineamento con gli obiettivi di sostenibilità globale. Poiché l’industria delle criptovalute deve affrontare un controllo sempre più accurato sul suo impatto ambientale , tali valutazioni saranno cruciali per gli investitori, i regolatori e la comunità più ampia per prendere decisioni informate sulla sostenibilità delle tecnologie blockchain.
Al momento della stesura di questo articolo, ADA veniva scambiato a 0,41 dollari.