Binance vs. SEC: Paradigm presenta un Amicus Brief, accusa la SEC di eccessivo intervento normativo

La società di ricerca crittografica Paradigm ha depositato una memoria amicus nel caso giudiziario in corso tra la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti e Binance, la sua affiliata statunitense – Binance.US – e il CEO globale dell'exchange Changpeng "CZ" Chao.

Nel mese di giugno, il principale organo di controllo dei titoli statunitense ha avviato una causa contro gli imputati, accusandoli di gestire scambi, broker-dealer e agenzie di compensazione senza licenza tra le 13 accuse.

In una dichiarazione rilasciata il 29 settembre, Paradigm, che afferma di non avere alcun interesse o investimento negli imputati, ha preso posizione contro la SEC, accusando la commissione di esagerazione governativa.

La SEC vuole cambiare la legge, dice Paradigm

Secondo Paradigm, la SEC sta tentando di aggirare il processo normativo e di riscrivere la legge, utilizzando le "accuse inquietanti" nella sua causa contro Binance e i suoi coimputati.

La società di ricerca con sede a San Francisco sostiene le sue affermazioni affermando in primo luogo che se le preghiere della SEC venissero accolte significherebbe che la Corte americana accetta la teoria della commissione secondo cui un "contratto di investimento" non necessita necessariamente di un "contratto".

Il paradigma afferma che tale teoria è falsa poiché la giurisprudenza afferma chiaramente che un contratto di investimento richiede un accordo contrattuale che prometta il futuro apprezzamento di un bene.

Nel caso delle criptovalute, la società di ricerca sulle criptovalute afferma che la SEC non può fornire un accordo del genere perché non esiste, soprattutto in relazione ai token venduti sui mercati secondari.

Inoltre, Paradigm ha affermato che una vittoria in tribunale della SEC contro Binance estenderebbe l'applicazione delle leggi statunitensi sui titoli a tutti i tipi di asset, inclusi oro, argento e opere d'arte, che vengono acquistati con la previsione di un apprezzamento del prezzo ma non considerati contratti di investimento. .

Il paradigma sottolinea inoltre che la speranza generale che un asset accresca valore non crea un’impresa comune, una parte vitale di un contratto di investimento. Piuttosto, tale ottimismo rappresenta solo un interesse comune, soprattutto quando non esiste un collegamento diretto tra l’emittente dell’asset e l’investitore secondario, come nel caso di molti asset crittografici.

Continuano le richieste di regolamentazione delle criptovalute

Nella sua argomentazione finale contro la SEC, Paradigm chiede chiare normative crittografiche che rafforzino la supervisione della SEC sullo spazio crittografico, un settore di crescente importanza economica e politica.

La società di ricerca sulle criptovalute ritiene che il ricorso della SEC all'Howey Test, un test legale vecchio di 77 anni, non fornisca la chiarezza necessaria per regolamentare un settore diversificato delle criptovalute.

In conclusione, Paradigm afferma che i tentativi della SEC di applicare la regolamentazione delle criptovalute attraverso un'interpretazione "irragionevole" dei "contratti di investimento" basata su questo test legale falliscono la Dottrina della Domanda Maggiore, richiedendo quindi un chiaro intervento del Congresso.

Paradigma

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