Battaglia bancaria crittografica: l’Europa supera gli Stati Uniti nel caos normativo

L’Europa sembra essere all’avanguardia nella transizione del settore finanziario alle criptovalute. Le istituzioni di tutta Europa stanno rispondendo alla repressione degli Stati Uniti nei confronti delle banche cripto-friendly intensificando i loro sforzi per promuovere un ambiente più ospitale per le risorse digitali.

Secondo dati recenti, l’Europa ospita ora oltre 50 istituzioni che forniscono servizi crittografici, una cifra che supera sia quella dell’Asia che del Nord America.

Le normative forniscono un percorso più chiaro

La chiarezza normativa dell’Europa è un fattore significativo che contribuisce al suo crescente coinvolgimento nel crypto banking. Con l'implementazione del quadro Markets in Crypto-Assets (MiCA) da parte dell'Unione Europea, le imprese coinvolte nel settore delle criptovalute sono soggette a leggi chiare. Ciò dà alle organizzazioni la sicurezza di offrire servizi senza preoccuparsi di cambiamenti legali imprevisti.

D’altro canto, gli Stati Uniti hanno adottato un approccio diverso. Le recenti chiusure di Silvergate Bank e Signature Bank, due banche note per il loro sostegno alle società di criptovaluta, hanno lasciato un buco nel mercato americano. Attualmente, molte società di criptovaluta con sede negli Stati Uniti stanno cercando soluzioni finanziarie in altre nazioni.

L’Europa è leader mondiale in termini di banche cripto-friendly, ha affermato Patrick Hansen, consulente politico e strategico dell’UE presso Circle, in un recente post su X. L’Europa si è tranquillamente affermata come leader indiscusso nel mercato delle valute digitali , mentre grandi potenze come gli Stati Uniti cercano di ottenere una solida presenza nel settore attraverso partnership bancarie.

I numeri mostrano che l’Europa sta andando avanti

I dati di Coincub indicano che esiste un crescente livello di divisione. L’Asia ha solo 24 banche che supportano Bitcoin e altri asset correlati, mentre l’Europa ha 55 banche che lo fanno. Con l’intensificarsi delle pressioni normative, il Nord America, che in precedenza era un hub per le banche favorevoli al Bitcoin, ora è in ritardo.

La mancanza di partner bancari affidabili sta facendo sì che le società crittografiche statunitensi abbiano difficoltà con la gestione del capitale e l’elaborazione dei pagamenti. Alcuni hanno già iniziato a spostare la propria attività in aree con leggi migliori. L'approccio europeo, che pone l'accento sul controllo sulle limitazioni, si sta rivelando interessante.

Le istituzioni tradizionali si impegnano

Anche le istituzioni finanziarie più affermate in Europa stanno entrando nel mix. Uno dei principali attori nei mercati finanziari, Clearstream di Deutsche Boerse sta ora sviluppando servizi per la custodia e il regolamento dei bitcoin. Questa mossa indica che le istituzioni finanziarie tradizionali stanno cercando di servire gli investitori istituzionali poiché comprendono le possibilità delle risorse digitali.

Nel frattempo, le istituzioni americane continuano a mostrare cautela. A causa del controllo normativo, numerosi individui si astengono dall’investire in valuta digitale. Il risultato? Una crescente disparità tra Stati Uniti ed Europa in termini di numero di istituzioni finanziarie disposte a fornire servizi al settore.

La strada da percorrere per l’Europa

L’Europa sta diventando un centro per il digital banking man mano che sempre più istituzioni vengono coinvolte e le normative diventano più chiare. D’altro canto, gli Stati Uniti devono ancora stabilire un quadro chiaro su come le banche dovrebbero gestire le risorse digitali. Se le politiche non cambiano, le aziende americane potrebbero continuare a restare indietro rispetto ai concorrenti europei.

Immagine in primo piano di Gemini Imagen, grafico di TradingView

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