La banca centrale dell'Indonesia è disposta a emettere una forma digitale della sua valuta nazionale come un modo per "combattere" le risorse digitali private. L'istituto finanziario ritiene che un CBDC sarebbe più "credibile" di bitcoin o altcoin.
L'Indonesia e i suoi sforzi CBDC
Bank Indonesia (BI) – la banca centrale del paese – ha mostrato le sue intenzioni di lanciare una valuta digitale della banca centrale (CBDC) all'inizio di quest'anno. A maggio, il governatore Perry Warjiyo ha affermato che è in arrivo senza rivelare una data di lancio specifica.
Allora, BI ha notato che durante la pandemia di COVID-19, i locali sono passati dai contanti ai pagamenti digitali. In quanto tale, una CBDC monitorata e controllata dalle autorità sarebbe l'opzione migliore per quella transizione monetaria, ha affermato l'istituzione.
Secondo una recente copertura di Bloomberg, Bank Indonesia ha ora un altro motivo per emettere una rupia digitale: per "combattere" le criptovalute che causano un impatto significativo sulla rete finanziaria della nazione. Juda Agung, un assistente del governatore della banca, ha aggiunto che un CBDC è un'opzione più affidabile di bitcoin, etere e il resto delle risorse digitali private:
“Un CBDC sarebbe uno degli strumenti per combattere le criptovalute. Partiamo dal presupposto che le persone troverebbero CBDC più credibile delle criptovalute. Il CBDC farebbe parte di uno sforzo per affrontare l'uso delle criptovalute nelle transazioni finanziarie".
Nel frattempo, il governo indonesiano intende creare uno scambio di risorse digitali dedicato entro la fine del 2021 poiché il paese ha più di 7 milioni di investitori in criptovalute, mentre il valore della transazione ha superato i 30 miliardi di dollari. In confronto, quasi il doppio dei locali in meno ha investito nello spazio nel 2020.
Crypto è "Haram" in Indonesia
Alcune settimane fa, il National Ulema Council (MUI) – il principale ente di studioso islamico dell'Indonesia – ha mostrato una posizione altamente negativa sulle criptovalute dichiarando tutte le operazioni nel settore come “haram” o proibite.
Asrorun Niam Soleh ha affermato che il rifiuto si accende dalla tesi che bitcoin e le monete alternative sono piene di "incertezza, scommesse e danni". Tuttavia, il presidente della Commissione Fatwa del MUI ha spiegato che le risorse digitali possono essere scambiate come una merce se obbediscono alla legge della Shariah e mostrano un "chiaro vantaggio".
Con una popolazione di oltre 273 milioni, l'Indonesia è conosciuta come la nazione a maggioranza musulmana più popolata. Detto questo, lo sviluppo potrebbe avere un effetto significativo sull'ecosistema locale delle criptovalute.