Amazon Web Services (AWS), Microsoft Azure e Google Cloud saranno tutti oggetto di indagine da parte della Commissione Europea.
Le autorità di regolamentazione del Regno Unito stanno avviando indagini sui fornitori di servizi cloud per mancato rispetto delle norme sulla concorrenza di mercato.
Fornitori di servizi cloud sotto inchiesta
Le autorità di regolamentazione europee sono pronte ad avviare un'indagine su Amazon Web Services (AWS), Microsoft Azure e Google Cloud nell'ambito del Digital Markets Act (DMA) dell'UE.
I funzionari hanno affermato che la Commissione Europea sta valutando se la posizione dominante di queste aziende conferisca loro un controllo eccessivo sul mercato e se sia necessario un intervento per promuovere la concorrenza e la resilienza. Gli aspetti oggetto di analisi includono la portabilità dei dati, l'interoperabilità con piattaforme concorrenti e le restrizioni all'abbinamento e al raggruppamento dei servizi.
Finora, i provider sono riusciti a evitare di essere sottoposti al controllo DMA perché molti dei loro clienti sono aziende, il che rende più difficile il conteggio degli "utenti individuali".
Le gravi interruzioni del cloud dell'ultimo anno hanno messo in luce i rischi di un'eccessiva dipendenza da pochi fornitori. L'UE teme che, se il mercato del cloud dovesse rimanere consolidato, qualsiasi interruzione delle operazioni si farebbe sentire ampiamente.
Ad esempio, AWS ha subito un'interruzione di 15 ore a ottobre, che ha colpito aziende come Apple e McDonald's. Microsoft Azure ha subito un problema tecnico che ha interrotto i check-in degli aerei e anche Google Cloud è andato offline per alcuni clienti di alto profilo.
Repressione della concentrazione del mercato nel Regno Unito
Se la Commissione dovesse stabilire che AWS, Azure o Google Cloud soddisfano i requisiti previsti dal DMA , potrebbero dover affrontare nuovi obblighi legali, come semplificare il cambio di fornitore, la condivisione dei dati o la suddivisione dei servizi in bundle per i clienti. La mancata conformità comporterebbe una sanzione per l'azienda.
Queste non saranno le prime aziende a essere multate per pratiche di concentrazione del mercato. Già nel luglio 2025, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (CMA) aveva concluso un'indagine di mercato sui servizi cloud e aveva riscontrato un "significativo potere di mercato unilaterale" sia per AWS che per Microsoft.
Il rapporto della CMA ha evidenziato che queste aziende addebitavano ai clienti tariffe elevate, chiamate "tariffe di uscita", solo per spostare i dati fuori dal loro cloud.
Si dice che offrissero ai loro clienti una scarsa interoperabilità e che adottassero pratiche di licenza che rendevano più costoso eseguire il software Microsoft sulle piattaforme dei rivali.
Alla fine, entrambe le società hanno ottenuto lo status di Strategic Market Status (SMS) ai sensi della nuova legge sui mercati digitali della CMA, che consentirebbe loro di intervenire in determinati momenti.
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