Il CEO di Qualcomm parla di partnership tra intelligenza artificiale e semiconduttori in India durante l’incontro con Modi

Secondo quanto riportato dall'ufficio di Modi, sabato il primo ministro indiano Narendra Modi ha incontrato Cristiano Amon, presidente e CEO di Qualcomm, a Nuova Delhi per discutere di nuove partnership nell'ambito dell'intelligenza artificiale, della produzione di semiconduttori e del crescente ecosistema tecnologico del Paese.

L'incontro si è svolto mentre l'India continua a impegnarsi per diventare un polo globale per la produzione di chip e l'innovazione nell'intelligenza artificiale. Modi ha dichiarato a X:

"È stato un incontro meraviglioso con il Sig. Cristiano R. Amon, durante il quale abbiamo discusso dei progressi compiuti dall'India in materia di intelligenza artificiale, innovazione e competenze. È stato fantastico vedere l'impegno di Qualcomm nei confronti delle missioni indiane nei settori dei semiconduttori e dell'intelligenza artificiale. L'India offre talenti e dimensioni senza pari per sviluppare tecnologie che plasmeranno il nostro futuro collettivo".

È interessante notare che la tempistica del loro incontro ha coinciso con l'escalation della situazione all'estero. Solo il giorno prima, l'Amministrazione statale cinese per la regolamentazione del mercato (SAMR) aveva avviato un'indagine antitrust su Qualcomm per l'acquisizione dell'israeliana Autotalks, aggiungendo ulteriore pressione sul colosso americano dei chip, con l'aggravarsi delle tensioni commerciali globali.

L'autorità di regolamentazione ha affermato che l'indagine determinerà se la società abbia omesso di divulgare legalmente alcuni aspetti dell'accordo $ Autotalks, concluso a giugno dopo oltre due anni di revisioni.

La Cina apre un'indagine mentre le azioni Qualcomm crollano

Le azioni di Qualcomm erano scese di quasi il 6% durante la chiusura di venerdì, dopo che gli investitori erano impazziti per l'indagine cinese. L'accordo con Autotalks era stato approvato mesi prima, ma le autorità di regolamentazione di Pechino avevano affermato che Qualcomm avrebbe potuto violare la legge cinese antimonopolio omettendo i dettagli della transazione.

In una dichiarazione, l'azienda ha affermato di collaborare pienamente all'indagine e di rimanere "impegnata a supportare lo sviluppo e la crescita dei nostri clienti e partner". Continua a fornire chip ad aziende cinesi come Xiaomi, nonostante Washington e Pechino si scontrino per il controllo delle catene di fornitura dei semiconduttori.

L'indagine, annunciata poche settimane prima degli incontri di alto livello tra Stati Uniti e Cina, mette l'azienda direttamente nel mirino della politica economica.

Nel frattempo, l'India si stava posizionando come base di produzione e ricerca alternativa per le aziende globali di chip. Il governo ha offerto miliardi di dollari in sussidi per attrarre investitori in progetti basati sull'intelligenza artificiale e sui semiconduttori.

La presenza in espansione di Qualcomm in India rientra in questo piano, mentre il Paese prepara nuovi centri dati e di elaborazione dati per supportare l'apprendimento automatico, la robotica e l'automazione industriale.

Qualcomm si espande nella robotica con l'acquisizione di Arduino

Martedì mattina, Qualcomm ha annunciato l'acquisizione di Arduino, l'azienda elettronica italiana nota per le sue schede a circuito programmabile a basso costo utilizzate nei laboratori di robotica e nelle startup hardware, sebbene Qualcomm abbia confermato che Arduino opererà come sussidiaria indipendente.

La decisione consente a Qualcomm di accedere al livello base del settore della robotica, raggiungendo sviluppatori, inventori e startup che si affidano alle schede Arduino per la prototipazione.

I kit Arduino, dotati di chip preinstallati, non vengono utilizzati nei prodotti commerciali, ma sono essenziali per costruire e testare modelli di intelligenza artificiale e sistemi robotici in fase iniziale.

"Si inizia a procedere verso la prototipazione, la prova di concetto e, una volta pronti, si può passare alla commercializzazione, un aspetto che ovviamente conosciamo molto bene", ha affermato Nakul Duggal, direttore generale di Qualcomm per i settori automobilistico, industriale e IoT.

L'annuncio di martedì ha annunciato che Arduino rilascerà, per la prima volta, una scheda con un chip Qualcomm. Si chiama Uno Q e, con un prezzo compreso tra 45 e 55 dollari, è dotata di un processore Qualcomm Dragonwing QRB2210.

Si dice che l'acquisizione di Arduino faccia parte del piano di Qualcomm di diversificare la propria offerta oltre gli smartphone, dato che la domanda si stabilizza e Apple sviluppa i propri chip modem.

Le divisioni IoT e automotive di Qualcomm rappresentano già circa il 30% del fatturato totale dei chip e, per gli sviluppatori più piccoli, l'accordo apre l'accesso alla tecnologia Qualcomm, che in precedenza era riservata alle grandi aziende.

Nel frattempo, la rivale Nvidia ha venduto i suoi kit per sviluppatori di robotica direttamente ai consumatori a circa 249 dollari, definendo la robotica il suo prossimo grande mercato dopo l'intelligenza artificiale. Gli ultimi accordi di Qualcomm suggeriscono che l'azienda è pronta a competere testa a testa in questo settore.

Mentre l'azienda si trova ad affrontare resistenze normative in Cina, il suo allineamento con le ambizioni dell'India in materia di intelligenza artificiale e semiconduttori, sostenute dal governo, potrebbe diventare la sua strada più vincente.

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