Mercoledì il mercato globale delle criptovalute ha subito una brusca flessione, con oltre 640 milioni di dollari in posizioni con leva finanziaria liquidate, mentre i trader si sono affrettati a uscire tra prese di profitto e deflussi di ETF.
Secondo i dati di Coinglass , Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH) hanno subito il peso maggiore del crollo, con liquidazioni rispettivamente per 155 milioni di dollari e 180 milioni di dollari, mentre anche altcoin come XRP, Solana (SOL) e BNB hanno subito pesanti perdite.
La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è scesa dell'1,9% a 4,18 trilioni di dollari, con volumi di scambio in aumento a 240 miliardi di dollari, segno che vendite forzate e riposizionamenti difensivi hanno dominato la sessione. L'indice Fear & Greed è sceso da 62 a un neutrale 55, riflettendo la diminuzione della propensione al rischio dopo settimane di acquisti aggressivi.
Bitcoin, Ethereum e XRP affrontano un crollo tecnico
Bitcoin è sceso dell'1,4% a 122.400 dollari dopo non essere riuscito a mantenere il suo massimo storico sopra i 126.000 dollari, innescando un'ondata di vendite automatiche con gli afflussi sugli exchange che hanno superato i 5,7 miliardi di dollari. Gli analisti indicano un raffreddamento dell'RSI e un rigetto in prossimità delle Bande di Bollinger superiori come segnali di un indebolimento dello slancio a breve termine.
Ethereum è sceso di quasi il 4,5% a circa 4.450 dollari, il calo giornaliero più grande in oltre un mese, poiché i trader hanno riorientato il capitale verso gli ETF Bitcoin e gli ordini stop-loss hanno accelerato il calo.
Nel frattempo, XRP è crollato del 3,5%, scivolando al di sotto del supporto chiave a 2,90$, con Coinglass che ha segnalato un picco del 4.300% nello squilibrio di liquidazione, un chiaro segnale che i long sovraindebitati sono stati eliminati.
Nonostante le vendite, gli analisti tecnici suggeriscono che il ritiro potrebbe servire da reset della leva finanziaria, preparando il terreno per un rialzo più sostenibile più avanti nel corso del mese.
Con l'RSI di Bitcoin che si avvicina a 42 e l'Ethereum che si aggira intorno alle zone di ipervenduto, alcuni trader stanno tenendo d'occhio la regione BTC tra 118.000 e 121.000 dollari e il livello ETH di 4.200 dollari come potenziali zone di riaccumulo.

I deflussi degli ETF e la pressione macroeconomica alimentano il declino
I dati di mercato mostrano che l'ETF Bitcoin di Grayscale ha registrato deflussi netti per 28,6 milioni di dollari, interrompendo la precedente serie di afflussi e contribuendo al sentiment ribassista. Contemporaneamente, il volume dei future perpetui è aumentato del 22%, raggiungendo i 540.000 miliardi di dollari, evidenziando una maggiore volatilità e un posizionamento difensivo.
A peggiorare le cose a livello macroeconomico, l'indice del dollaro statunitense (DXY) ha raggiunto il massimo degli ultimi due mesi e i rendimenti dei titoli del Tesoro decennali si sono attestati intorno al 4,13%, inasprendo le condizioni finanziarie poco prima della pubblicazione dei verbali del FOMC. Questi fattori hanno rafforzato il passaggio a un posizionamento risk-off sia nei mercati tradizionali che in quelli delle criptovalute.
Con oltre 640 milioni di dollari liquidati, Bitcoin, Ethereum e XRP sono entrati in una zona tecnica cruciale. Se gli acquirenti non riuscissero a difendere i supporti a breve termine, il sell-off potrebbe intensificarsi, ma un rimbalzo da questi livelli potrebbe segnare l'inizio di una nuova fase di accumulo verso la fine di ottobre.
Immagine di copertina da ChatGPT, grafico ETHUSD da Tradingview