Secondo quanto riportato, l'FTX Recovery Trust si sta preparando a rilasciare altri 1,6 miliardi di dollari ai suoi creditori entro il 30 settembre. Il pagamento segna la terza distribuzione dal crollo dell'exchange alla fine del 2022 e si prevede che i pagamenti raggiungeranno i richiedenti verificati entro tre giorni lavorativi, una volta elaborati tramite BitGo, Kraken o Payoneer.
FTX: ripartizione delle classi di pagamento
La prossima versione sarà suddivisa tra diversi gruppi. Le richieste dei clienti statunitensi riceveranno un ulteriore 40% in questa tornata, portando il loro recupero totale a circa il 95%.
I clienti internazionali dell'entità dotcom riceveranno un ulteriore 6%, avvicinandosi al 78% complessivo. I creditori chirografari generali, insieme a coloro che detengono crediti derivanti da prestiti su asset digitali, riceveranno un aumento del 24%, il che porterà il loro recupero cumulativo a quasi l'85%.
Anche le richieste di risarcimento per indennizzo agevolato vengono liquidate integralmente, con segnalazioni che indicano un risarcimento del 120% rispetto alle richieste iniziali. Si tratta solitamente di casi di minore entità, gestiti rapidamente per ridurre i costi e velocizzare l'intero processo.
Verifica e distribuzione
I creditori che desiderano accedere al pagamento devono aver completato tutti i passaggi di verifica richiesti. Il trust ha già invitato i richiedenti a confermare il canale di pagamento scelto prima della scadenza, poiché i conti non verificati rischiano ritardi.
Una volta sbloccati, si prevede che i fondi saranno disponibili sui conti entro pochi giorni, offrendo il sollievo tanto atteso alle migliaia di persone che hanno perso denaro nel crollo.
Il pagamento di settembre fa parte di un più ampio processo di recupero di FTX che ha stanziato ben 16,5 miliardi di dollari in attività da restituire ai creditori.
Nonostante i progressi costanti, molti clienti si sono lamentati del congelamento delle valutazioni ai prezzi di novembre 2022. A quel tempo, valute digitali come Bitcoin ed Ether venivano scambiate ben al di sotto dei livelli che si sarebbero verificati nel 2025.
FTX: Permangono dubbi sull'equità
Rimane la questione dell'equità. I piccoli creditori ricevono più di quanto hanno perso, mentre i grandi creditori sostengono che la loro richiesta dovrebbe essere ponderata in base alle valutazioni stagnanti dei loro beni.
Nei documenti legali della società si prevedeva che ciò facilitasse l'amministrazione ed evitasse lunghe controversie legali, ma suscitò l'ira dei creditori stranieri che hanno maggiori impedimenti rispetto ai creditori situati negli Stati Uniti.
Per ora, il pagamento di 1,6 miliardi di dollari rappresenta un'ulteriore pietra miliare nel processo di salvataggio di FTX, ma non risolve tutti i reclami.
Nonostante i miliardi già erogati nei round precedenti, il fondo è ancora sotto pressione per continuare a erogare e chiudere finalmente uno dei più grandi fallimenti nel settore delle criptovalute della storia.
Immagine in evidenza di Andrey Rudakov/Getty Images, grafico di TradingView