Paul Atkins della SEC chiede certezza nelle regole sulla raccolta di capitali on-chain

Il mondo degli asset digitali ha intrapreso una nuova, coraggiosa strada grazie al presidente della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense, Paul Atkins. Intervenendo alla Tavola Rotonda dell'OCSE sui Mercati Finanziari Globali, ha sostenuto la necessità di regole certe per la raccolta di capitali on-chain.

Ha affermato che gli imprenditori non dovrebbero affrontare "un'infinita incertezza giuridica mentre costruiscono negli Stati Uniti". Atkins ha ribadito la sua convinzione che la maggior parte dei token crittografici non siano titoli, il che contrasta nettamente con il modo in cui la SEC ha operato negli ultimi 10 anni. Ha affermato che l'agenzia deve smettere di fare affidamento su un'applicazione ad hoc della giurisprudenza e fornire regole chiare e prevedibili per imprenditori e investitori.

La SEC traccia una nuova rotta con la regolamentazione

Il discorso di Atkins si è concentrato sul Progetto Crypto, un'operazione di regolamentazione di vasta portata che gode del sostegno dell'amministrazione del Presidente Donald Trump. Il progetto mira ad aggiornare le leggi sui titoli per l'era digitale e intende contribuire a preparare i mercati dei capitali a funzionare completamente on-chain.

La regolamentazione finanziaria statunitense si è basata per decenni sui principi dell'era analogica. Project Crypto mira a cambiare questa situazione riscrivendo le regole fondamentali che meglio si adattano a blockchain, asset tokenizzati e sistemi decentralizzati. Atkins ritiene che un sistema progettato per i certificati azionari cartacei sia mal equipaggiato per gestire azioni tokenizzate, exchange decentralizzati o stablecoin algoritmiche.

Ciò comporterà che la SEC emetta definizioni chiare e coerenti su quando un token è considerato un titolo e quando non lo è. Questa chiarezza aiuterà investitori, imprenditori e exchange a comprendere come conformarsi senza il timore di essere citati in giudizio all'improvviso o di accettare le interpretazioni normative del momento.

Atkins ha affermato che gli ultimi anni di incoerenza normativa hanno frenato l'innovazione e spinto i talenti all'estero. Ha dichiarato al pubblico dell'OCSE che gli imprenditori americani sono stati costretti a spendere più soldi in cause legali che nello sviluppo dei loro prodotti, aggiungendo che un simile capitolo appartiene ormai alla storia.

Project Crypto offre inoltre un processo di licenza consolidato. Tutte queste attività potrebbero essere gestite sotto un unico ombrello normativo, il che rappresenta un'ulteriore semplificazione per il settore, eliminando la necessità di richiedere più licenze. L'obiettivo è ridurre i costi di conformità e aiutare una piattaforma finanziaria a evolversi in una "super app", offrendo diversi servizi in un unico luogo affidabile e regolamentato.

Atkins ha paragonato il modello alle tendenze in Asia, dove le super-app finanziarie uniscono pagamenti, risparmi e trading in un unico posto. Ha avvertito che gli Stati Uniti potrebbero rimanere indietro se altre giurisdizioni si muovessero per riformare i propri mercati finanziari senza apportare cambiamenti simili.

Gli osservatori del settore affermano che un settore così omogeneizzato consentirebbe ai grandi operatori di Wall Street, agli operatori fintech e alle piattaforme crypto native di convergere. Banche ed exchange sarebbero in grado di standardizzare titoli tokenizzati, mercati del prestito e prodotti di staking, a condizione che agiscano nel rispetto di rigorose norme di tutela degli investitori.

Super-App e innovazione americana sotto i riflettori

Atkins ha osservato che la concorrenza globale si sta intensificando, indicando il framework MiCA europeo come esempio di come altre regioni stiano già definendo standard per le risorse digitali. Ha avvertito che gli Stati Uniti rischiano di rimanere indietro.

Intervenendo all'OCSE, ha spiegato che l'obiettivo era quello di fare dei mercati americani la piattaforma di lancio per l'innovazione e gli investimenti, di garantire che gli imprenditori americani potessero ottenere finanziamenti grazie a forti tutele per gli investitori e di dare ai consumatori accesso a prodotti che aprissero le porte a questi mercati.

Ha sostenuto la "dose minima efficace" di regolamentazione, norme che proteggano gli investitori ma consentano comunque l'innovazione. Ciò significa spazio per titoli tokenizzati, prodotti di finanza decentralizzata e nuove classi di attività.

Come riportato in precedenza da Cryptopolitan , il presidente della SEC ha anche annunciato una tavola rotonda congiunta con la Commodity Futures Trading Commission (CFTC), prevista per il 29 settembre. La sessione discuterà su come riportare negli Stati Uniti prodotti come i contratti perpetui e il trading DeFi, nel rispetto del giusto quadro normativo.

I due hanno dichiarato: "Con la crescente convergenza dei mercati dei titoli e degli altri titoli, siamo entusiasti di intraprendere un nuovo inizio per il coordinamento tra le autorità di regolamentazione del mercato statunitense. Il lavoro della SEC e della CFTC non è mai stato così interconnesso, e l'ondata di innovazione che ci attende non è mai stata così dipendente dalla profondità della nostra cooperazione".

I commenti di Atkins sottolineano un importante cambio di rotta a Washington. Quest'estate, il Congresso ha approvato la prima legge federale che regolamenta le stablecoin, mentre il Clarity Act, un disegno di legge sulla struttura del mercato che sancirebbe l'autorità della SEC e della CFTC, continua a progredire.

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