Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e l'Internal Revenue Service (IRS) hanno formalmente abrogato una controversa norma sulle criptovalute che avrebbe imposto agli exchange decentralizzati di conformarsi agli obblighi di segnalazione dei broker.
Il Tesoro degli Stati Uniti e l'IRS abbandonano la regola sui broker di criptovalute
Giovedì, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e l'IRS hanno ufficialmente revocato le norme sui broker di criptovalute che obbligavano gli exchange e i protocolli decentralizzati a comunicare i dati dettagliati dei clienti all'agenzia delle entrate.
La norma è stata originariamente proposta nel novembre 2021 attraverso l'Infrastructure Investment and Jobs Act, con l'obiettivo di colmare il "divario fiscale" ampliando la definizione di "broker" per includere gli exchange di criptovalute e altri intermediari.
Al termine dell'amministrazione Biden, l'IRS ha finalizzato la norma, ampliando la definizione di "broker" e richiedendo alle piattaforme DeFi di segnalare i proventi derivanti dalle transazioni di asset digitali e di fornire dettagli sulle transazioni degli utenti, inclusi nomi e indirizzi.
Come riportato da Bitcoinist, la normativa avrebbe dovuto entrare in vigore a pieno titolo nel 2027, ma ha incontrato pesanti critiche. Gli operatori del settore hanno ritenuto la norma "inapplicabile" e eccessiva, sottolineando che la definizione "arbitraria" di "broker" era troppo ampia e che molti partecipanti al mercato non avevano accesso ai dati richiesti dall'agenzia.
A marzo, il Congresso ha approvato una risoluzione congiunta ai sensi del Congressional Review Act (CRA) che disapprova la norma definitiva. La risoluzione, intitolata "Gross Proceeds Reporting by Brokers that Regularly Provide Services Effectuating Digital Asset Sales", è stata firmata dal presidente Donald Trump ad aprile, diventando la prima legge sulle criptovalute firmata da un presidente degli Stati Uniti.
A partire dall'11 luglio 2025, questa norma sui broker di criptovalute non ha più alcun valore o effetto legale, in quanto il Dipartimento del Tesoro e l'IRS l'hanno rimossa dal Codice dei regolamenti federali (CFR) e hanno ripristinato il testo pertinente del CFR al testo in vigore prima della norma definitiva.
Le agenzie federali hanno sottolineato che la modifica al CFR è stata apportata per riflettere i risultati già conseguiti grazie all'azione del Congresso e del Presidente. "Di conseguenza, il Dipartimento del Tesoro e l'IRS non sollecitano commenti su questa azione, né ne ritardano l'entrata in vigore", si legge nella revoca.
Passaggio dalla regolamentazione dell’era Biden
La rimozione della norma segue il cambiamento normativo intrapreso sotto la presidenza Trump, che ha promesso di trasformare l'America nella "capitale mondiale delle criptovalute". Nel frattempo, altre agenzie federali hanno revocato altre norme e linee guida emanate durante l'era Biden.
A maggio, il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti (DOL) ha revocato le sue linee guida del 2022, che scoraggiavano i fiduciari dall'includere gli investimenti in asset digitali nei piani pensionistici 401(k). La direttiva, emanata a marzo 2022, faceva seguito all'ordine esecutivo di Biden che imponeva al governo di valutare i rischi e i benefici degli asset digitali.
"Stiamo frenando questa eccessiva ingerenza e chiarendo che le decisioni in materia di investimenti dovrebbero essere prese da fiduciari, non da burocrati di Washington", ha spiegato la Segretaria del Lavoro statunitense Lori Chavez-DeRemer.
A giugno, la Federal Reserve (Fed) statunitense ha annunciato di aver aggiornato il suo approccio alle ispezioni bancarie per eliminare il "rischio reputazionale" dalle sue linee guida, facilitando l'accesso delle aziende di criptovalute ai servizi bancari tradizionali.
Nel frattempo, la Securities and Exchange Commission (SEC) e il Dipartimento di Giustizia (DOJ) hanno sciolto le loro unità dedicate all'applicazione delle normative sulle criptovalute e modificato il loro approccio, a lungo criticato, basato sulla "regolamentazione tramite applicazione delle normative".
In particolare, il Congresso sta anche lavorando per far progredire l'attesissimo quadro normativo sulle criptovalute, spingendo per l'approvazione del disegno di legge sulle stablecoin, il GENIUS Act, e della legislazione sulla struttura del mercato, il CLARITY Act, che saranno al centro dell'attenzione durante la prossima "Crypto Week".