Nel tentativo di limitare l'uso improprio degli sportelli bancomat per criptovalute, le autorità australiane hanno identificato 90 individui, molti dei quali vittime di truffe o inconsapevoli money mule, a seguito di un'indagine durata mesi condotta dalla task force sulle criptovalute dell'AUSTRAC.
L'operazione è stata condotta in collaborazione con le forze dell'ordine federali e statali e rappresenta un passo significativo nella comprensione di come gli sportelli bancomat crittografici vengano sfruttati per facilitare frodi e riciclaggio di denaro illecito.
Vedova truffata per 281.000 dollari in una truffa allo sportello bancomat per criptovalute
Secondo il comunicato stampa ufficiale, l'indagine ha preso di mira utenti con volumi di transazioni insolitamente elevati, analizzando i dati degli sportelli bancomat di tutti gli stati australiani. Gli analisti hanno scoperto che molti degli utenti principali non stavano orchestrando azioni criminali, ma erano stati manipolati.
In un caso particolarmente angosciante, una donna sulla settantina ha perso oltre 281.000 dollari dopo essere caduta vittima di truffe sentimentali e finanziarie, depositando ripetutamente denaro in sportelli bancomat per criptovalute con false promesse. Un'altra vittima, sempre sulla settantina, è stata truffata per oltre 130.000 dollari dopo aver utilizzato quella che credeva essere una piattaforma di investimento legittima.
Il CEO dell'AUSTRAC, Brendan Thomas, ha affermato che i risultati sono più allarmanti del previsto. Ha aggiunto:
"È difficile ascoltare queste storie, ma ora che abbiamo un quadro più chiaro dei danni perpetrati tramite gli sportelli bancomat per criptovalute, siamo in una posizione migliore per agire, anche collaborando con il settore per rafforzarlo contro l'abuso criminale".
In risposta a ciò, l'AUSTRAC ha recentemente introdotto standard operativi minimi per i fornitori di sportelli bancomat per criptovalute. Tra questi, un limite di 5.000 dollari per le transazioni in contanti, avvisi obbligatori sulle truffe e protocolli di verifica dei clienti e monitoraggio delle transazioni migliorati. Queste modifiche normative mirano a contrastare lo sfruttamento degli sportelli da parte dei truffatori e a ridurre le possibilità di riciclaggio dei proventi derivanti da attività criminali.
L'operazione è stata coordinata dalla Polizia del Nuovo Galles del Sud e supportata dall'Australia-New Zealand Crypto Practitioners Working Group (ANZCPWG). Nel frattempo, l'unità di coordinamento per la criminalità informatica della Polizia Federale Australiana (JPC3) sta anche lanciando una campagna di sensibilizzazione nazionale per informare il pubblico sui rischi derivanti dall'utilizzo di sportelli bancomat per criptovalute sotto coercizione o in caso di consigli fuorvianti.
Gli anziani australiani sono i più colpiti dalle truffe sulle criptovalute
Le truffe legate alle criptovalute in Australia sono aumentate a un ritmo preoccupante. Più precisamente, gli sportelli bancomat per criptovalute, che ora sono più di 1.600 in tutto il paese, vengono sempre più spesso utilizzati impropriamente da truffatori che prendono di mira i cittadini vulnerabili.
Tra gennaio 2024 e gennaio 2025, nel Paese sono andati persi oltre 3 milioni di dollari a causa di truffe agli sportelli bancomat per criptovalute. Gli esperti avvertono che la cifra reale potrebbe essere molto più alta. Secondo un rapporto citato dalla Polizia Federale Australiana (AFP), sono stati segnalati 150 casi di truffa, per lo più legati a frodi su investimenti, estorsioni e truffe sentimentali, con vittime che hanno perso in media oltre 20.000 dollari. Quasi la metà delle persone colpite aveva più di 51 anni.
L'articolo Un'anziana vedova ignara perde 281.000 dollari in una truffa sentimentale: il lato oscuro delle criptovalute è apparso per la prima volta su CryptoPotato .