I colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina sono "un po' in stallo". Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha dichiarato giovedì che solo il coinvolgimento diretto del Presidente Donald Trump e del suo omologo cinese, Xi Jinping, potrebbe portare a un accordo.
Secondo quanto riportato dalla Reuters, Bessent ha osservato che i progressi da metà maggio sono stati lenti, aggiungendo tuttavia che si aspetta ulteriori negoziati nelle prossime settimane.
Due settimane fa, Bessent ha guidato negoziati rivoluzionari tra le due maggiori economie mondiali. I colloqui hanno prodotto una tregua temporanea nella guerra commerciale e hanno ridotto i dazi per 90 giorni. Questa mossa ha innescato un'enorme ripresa dei mercati azionari globali, ma ha lasciato intatte le lamentele degli Stati Uniti sul sistema economico cinese, dominato dallo stato e guidato dalle esportazioni.
Bessent ha affermato: "Credo che prima o poi potremmo avere una chiamata tra il presidente e il presidente del partito Xi".
Ha poi spiegato che la portata e la complessità di queste discussioni impongono a entrambi i leader di intervenire personalmente. Ha aggiunto che i due hanno un buon rapporto di lavoro e che è fiducioso che la Cina tornerà al tavolo delle trattative una volta che il presidente Trump avrà reso note le sue preferenze.
Bessent non vede alcun cambiamento nelle posizioni dei partner commerciali nonostante l'intervento della corte
Dall'accordo di maggio, l'amministrazione Trump ha spostato la sua attenzione sui negoziati tariffari con altri importanti partner, tra cui India, Giappone e Unione Europea. La scorsa settimana, Trump ha minacciato di imporre il 50% dei dazi sulle merci dell'UE, salvo poi rimandare la minaccia poco dopo. Bessent ha affermato che partner come il Giappone hanno continuato a negoziare in buona fede nonostante i recenti ricorsi legali.
Mercoledì, un tribunale commerciale statunitense ha stabilito che il presidente aveva ecceduto i suoi poteri ai sensi dell'Emergency Powers Act imponendo la maggior parte di quei dazi sulle importazioni dalla Cina e da altre nazioni.
Meno di 24 ore dopo, una corte d'appello federale ha sospeso la sentenza e ripristinato i dazi, affermando di aver sospeso la decisione del tribunale commerciale per valutare il ricorso del governo. La corte d'appello ha chiesto ai ricorrenti di rispondere entro il 5 giugno e all'amministrazione di rispondere entro il 9 giugno. Ciò significa che i dazi rimangono in vigore mentre il ricorso prosegue.
Bessent ha affermato di non aver rilevato alcun cambiamento nelle posizioni dei partner commerciali dopo l'intervento dei tribunali. Prevede di incontrare una delegazione giapponese venerdì a Washington per proseguire i negoziati.
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