Consensys respinge e chiede alla SEC di abbandonare la modifica delle regole di scambio DeFi

La società di software blockchain Consensys ha presentato una lettera alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti sollecitando il ritiro di una proposta di emendamento alla definizione che potrebbe classificare i protocolli DeFi come parte degli scambi di titoli. L'azienda blockchain con sede negli Stati Uniti si oppone a questa mozione citando preoccupazioni per l'eccesso di regolamentazione e le violazioni dei principali emendamenti costituzionali statunitensi.

Consensys avverte la SEC: la proposta di regola sullo scambio viola la legge statunitense

In una recente presentazione alla task force cripto della SEC guidata dal commissario Hester Pierce, William C. Hughes, Senior Counsel di Consensys ha evidenziato molteplici ragioni per cui la Commissione ha ritirato la proposta di modifica alla definizione di "scambio" ai sensi della legge statunitense sui titoli.

In primo luogo, Hughes spiega che la proposta di modifica delle regole va oltre ciò che il Congresso degli Stati Uniti intendeva definire uno “scambio” ai sensi del Securities Exchange Act del 1934 come un mercato per acquirenti e venditori di titoli. Piuttosto, questi emendamenti mirano a includere piattaforme come i protocolli DeFi i cui strumenti vengono utilizzati passivamente dai trader nella negoziazione e nel raggiungimento di accordi commerciali.

Inoltre, il dirigente di Consensys sostiene che gli emendamenti violano la legge sulla procedura amministrativa (APA). Questo perché la SEC non ha preso in considerazione i punti chiave sollevati nel commento pubblico del 2022 in cui si affermava che i protocolli decentralizzati, se classificati come exchange, difficilmente soddisferebbero i requisiti operativi della Commissione. Ciò indica un obiettivo predeterminato inammissibile di vietare questi progetti dagli Stati Uniti.

Un altro punto sollevato da Hughes è che le modifiche alle regole proposte non presentano alcun singolo vantaggio reale oltre all’estensione dell’autorità di regolamentazione della SEC. L'avvocato ed ex funzionario del Dipartimento di Giustizia spiega che non è stata effettuata un'analisi costi-benefici sufficiente di questi emendamenti che catturasse la totalità dei progetti blockchain che sarebbero interessati dal cambiamento di definizione.

Una dichiarazione della petizione Consensys recita:

Innanzitutto, il numero di entità che sarebbero interessate dalle modifiche è sostanzialmente sottostimato: ci viene detto che ci sarebbero solo da 35 a 46 sistemi della Nuova Regola 3b-16(a), tra 15 e 20 dei quali scambiano risorse digitali. 88 Fed. Reg. a 29465, 29474. Quel numero è decisamente troppo basso quando, soprattutto considerando la portata espansiva ma amorfa degli emendamenti, quando abbiamo a che fare con un ecosistema con centinaia se non migliaia di progetti e protocolli.

Oltre a questi punti, il Senior Counsel di Consesnys sottolinea anche che gli emendamenti della SEC sono in diretta violazione del Primo Emendamento in quanto mirano a coprire "impropriamente" tutti i "protocolli di comunicazione" tra le parti con un interesse commerciale indipendentemente dall'azione verbale affermativa. Hughes afferma che la modifica proposta alla regola non riesce nemmeno a chiarire termini come "protocolli di comunicazione" e "il livello di causalità richiesto affinché un gruppo possa essere considerato" [riunendo] individui con interessi commerciali", tra gli altri, il che costituisce una violazione del giusto processo rispetto al Quinto Emendamento.

Consensys richiede che la task force crittografica della SEC consideri questi punti e proceda all'immediata rimozione di questa modifica della definizione dall'agenda normativa.

Panoramica del mercato delle criptovalute

Al momento in cui scrivo, il mercato delle criptovalute è valutato a 3,11 trilioni di dollari, riflettendo una perdita dell'1,70% nell'ultimo giorno.

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