Gli osservatori di criptovalute e gli investitori in Italia hanno ricevuto notizie incoraggianti: il governo del primo ministro Giorgia Meloni sta valutando un aumento attenuato delle tasse . Rispetto alla proposta iniziale del 46%, annunciata la scorsa seconda settimana di ottobre, il governo italiano sta attualmente rivalutando il piano per limitare l'aumento “solo al 28%”.
Secondo diversi resoconti, la Lega, membro della coalizione Meloni, avrebbe raccomandato una modifica dell'aliquota fiscale. Questo emendamento mira a bilanciare la generazione di entrate del paese e la politica di attrazione di investitori locali e internazionali. L'attuale prelievo in Italia è del 26%.
Aumento delle tasse sulle criptovalute: un piano per ridurre il deficit fiscale
Il piano italiano di aumentare le tasse sulle plusvalenze criptate è stato annunciato per la prima volta il 16 ottobre 2024. Il vice ministro delle Finanze Maurizio Leo afferma che il governo mira ad aumentare le tasse sulle criptovalute dal 26% al 42%. Leo ha detto che il governo ha approvato la proposta perché il “fenomeno Bitcoin” si sta diffondendo. La proposta arriva mentre il governo italiano rafforza la tassa sui servizi digitali per aumentare le entrate nel 2025.
Il dramma fiscale sulle criptovalute in Italia: possibile sollievo in cantiere
Sembra che l’Italia potrebbe fare marcia indietro rispetto al suo piano originale di aumentare l’imposta sulle plusvalenze legate alle criptovalute fino a un enorme 42%.
Invece, il governo sta valutando la possibilità di abbassarlo al 28%, a seguito della reazione negativa dei legislatori e delle criptovalute… pic.twitter.com/YE8CCjlyX7
– Funzionario del gruppo IBC (@ibcgroupio) 13 novembre 2024
Alcune settimane dopo l’annuncio iniziale, il governo italiano ha fatto marcia indietro e ora considera un aumento del target molto più basso, pari al 28%. Molti analisti di mercato e stakeholder del settore hanno espresso preoccupazione per il forte aumento delle tasse.
Secondo gli analisti, questo aumento proposto potrebbe danneggiare la competitività del Paese, soprattutto ora che l'Unione Europea si sta preparando a introdurre nuove normative sulle criptovalute attraverso il suo Markets in Crypto-Assets Framework.
Il partito della Lega offre un compromesso
Considerando le crescenti preoccupazioni di molte parti interessate, il partito della Lega ha presentato una proposta per limitare l'aumento a solo il 28%. Il Partito della Lega è un membro junior della coalizione Meloni, che vede la necessità di individuare una via di mezzo che generi ricavi promuovendo al tempo stesso la crescita degli asset digitali nel Paese.
La proposta del partito ha guadagnato terreno tra i politici e dovrebbe essere approvata dopo alcuni emendamenti. Inoltre, la proposta suggeriva di creare un gruppo di lavoro con rappresentanti delle organizzazioni dei consumatori e delle società di valuta digitale.
Altri partner chiedono la rimozione delle tasse
Anche altre organizzazioni chiedono di annullare del tutto la proposta di tassare i guadagni legati alle criptovalute. Ad esempio, Forza Italia ha raccomandato un emendamento separato che chiede la rimozione di un aumento fiscale e la cancellazione dell'esenzione fiscale sui guadagni in criptovaluta inferiori a 2mila euro.
Forza Italia ha affermato che la proposta iniziale del 42% era troppo alta, il che potrebbe danneggiare la posizione dell'Italia tra gli investitori locali e internazionali. Il gruppo sta conducendo una campagna per creare un ambiente più favorevole agli investimenti come le risorse digitali.
Immagine in primo piano di International Traveller, grafico di TradingView