Il CEO di Tether Paolo Ardoino smentisce le affermazioni delle indagini statunitensi

L'amministratore delegato di Tether, Paolo Ardoino, ha negato le accuse secondo cui la società sta affrontando un'indagine da parte del governo degli Stati Uniti.

Ciò avviene in risposta a un rapporto del Wall Street Journal su una presunta indagine da parte delle autorità statunitensi sul coinvolgimento di Tether in violazioni di sanzioni e violazioni dell'antiriciclaggio (AML). Si dice che l'indagine sia stata condotta dall'ufficio del procuratore americano a Manhattan.

Secondo fonti anonime citate dal WSJ, l'attenzione si sta concentrando sull'eventuale utilizzo di Tether in attività illegali come il traffico di droga, il terrorismo e l'hacking. "Non vi è alcuna indicazione che Tether sia sotto indagine", ha detto Ardoino su X (ex Twitter).

Reazione del mercato

Secondo il rapporto del WSJ, Tether è nel radar degli investigatori federali statunitensi, che stanno valutando se la stablecoin stia facilitando transazioni illegali. Secondo quanto riferito, il Dipartimento del Tesoro ha valutato le sanzioni contro Tether, citando il suo utilizzo tra individui e gruppi sanzionati.

Il controllo federale sul settore delle criptovalute non è una novità, ma l'importanza di Tether nelle transazioni globali gli conferisce un livello di attenzione unico. Tether ha risposto con una dichiarazione in cui respingeva le accuse.

"È estremamente irresponsabile da parte del WSJ scrivere articoli con accuse sconsiderate con tale certezza quando nessuna autorità ha confermato queste voci e nessuna fonte è stata nominata", ha affermato la società.

Secondo Tether, le accuse si basano su "speculazione di rango" e insiste che non c'è stata alcuna conferma ufficiale di alcuna indagine. Tether ha anche sottolineato la sua lunga storia di collaborazione con le forze dell'ordine per prendere di mira i malintenzionati che utilizzano in modo improprio la sua piattaforma.

In seguito al rapporto del WSJ, i prezzi delle criptovalute sono crollati. Bitcoin, che aveva avuto un trend vicino ai 69.000 dollari, è scivolato a 66.500 dollari, un calo di quasi il 2% poche ore dopo la diffusione della notizia. Ethereum ha registrato un calo del 2,9% a 2.391 dollari, anche se l'attività di acquisto nel mercato dei derivati ​​rimane forte.

Si prevede che le presidenziali americane, che si svolgeranno tra dieci giorni esatti, fungeranno da grande catalizzatore per i mercati. Gli analisti si aspettano che Bitcoin raggiunga un nuovo massimo storico.

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