L’Italia sta aumentando le tasse sul Bitcoin. Il governo prevede di aumentare l’imposta sulle plusvalenze su Bitcoin dal 26% al 42%.
Questa decisione fa parte dello sforzo di finanziare le promesse elettorali e affrontare il deficit fiscale del paese. Il piano è stato confermato dal vice ministro delle Finanze Maurizio Leo, che lo ha ritenuto necessario vista la crescente influenza del Bitcoin.
L’Europa si allinea sulle normative crittografiche
La decisione dell'Italia di aumentare le tasse sul Bitcoin coincide con il nuovo pacchetto di regolamentazione crittografica dell'Unione Europea noto come MiCA (Markets in Crypto-Assets), che entrerà pienamente in vigore alla fine di quest'anno.
Il gabinetto del primo ministro Giorgia Meloni prevede inoltre di tassare le banche e le compagnie assicurative italiane per finanziare un budget massiccio, destinato a mantenere le promesse elettorali.
La Meloni è intervenuta a X per assicurare ai cittadini che non verranno introdotte nuove tasse per i cittadini, precisando che 3,5 miliardi di euro provenienti da banche e assicurazioni andranno alla sanità e alle fasce più deboli del Paese.
In particolare, il post non spiega come verranno raccolti i soldi o quando inizieranno ad affluire nelle casse dello Stato. Il Ministero del Tesoro italiano ha solo confermato che il settore finanziario contribuirà al piano di spesa, lasciando poco chiari molti dettagli.
Si prevede che il ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti offrirà maggiori chiarimenti nella conferenza stampa prevista stasera a Roma.
Ieri i ministri hanno concordato un pacchetto del valore di 30 miliardi di euro (33 miliardi di dollari) per il 2025. Questo mette fine a settimane di avanti e indietro.